L'arena.Sicurezza scuole, in arrivo soldi da Roma

Sicurezza. Il governo intende aumentare le risorse previste dalla Finanziaria
Scuole, in arrivo soldi da Roma
Roma. Dopo i fondi stanziati per il terremoto, in Finanziaria potrebbero essere aumentate le risorse da destinare all ' edilizia scolastica. Ieri il presidente della commissione Bilancio della Camera, Giancarlo Giorgetti, ha confermato che il governo sta valutando di inserire nella legge di bilancio "misure per la sicurezza nelle scuole". Un ' indicazione in questo senso era emersa l 'altr a notte dalla riunione della maggioranza con il ministro Tremonti. E anche il sottosegretario all ' Istruzione Valentina Aprea, che ha partecipato alla presentazione della ricerca pubblicata dall 'a ssociazione Treelle sulla valutazione dell ' intero sistema scolastico, ha ribadito che "il Consiglio dei ministri sta valutando questa proposta". Riguardo alla cifra possibile da raggiungere, il sottosegretario non ha dato numeri certi, ma ha assicurato che sarà maggiore dei dieci milioni di euro già previsti per il 2003.
Intanto , cresce l ' allarme sicurezza nelle scuole. L ' altro ieri centinaia di scuole del c entro- s ud sono rimaste chiuse in attesa di controlli , e i l ministro Moratti ha chiesto una verifica della stabilità degli edifici in Molise, Abruzzo, Marche, Puglia, Basilicata, Sicilia e Campania. Ma il terrore paralizza le attività scolastiche in quasi tutte le regioni del s ud. Così , in provincia di Campobasso e Isernia (ma anche a Cassino, nel Lazio), non si tornerà in classe fino a sabato 9 novembre. Per i bimbi sopravvissuti al crollo della Iovine la campanella suonerà sabato prossimo, ma in tre scuole tende.
In tutta la Campania, l ' altro ieri, sono stati 270 gli istituti fermi per il timore di crolli. Ancora più critica la situazione in Abruzzo: le scuole chiuse sono 194, la maggior parte in provincia di Chieti, dove il blocco riguarda 125 edifici su 390. Ma rientro alla normalità appare lontano, anche perch é dovunque, nella regione, stanno nascendo comitati di genitori che minacciano di non mandare i figli a scuola prima aver ricevuto prove tangibili della sicurezza degli stabili.