L'Arena-Scuola, piano bipartisan-Formazione per 12 anni e docenti di qualità

Pubblica istruzione. Gruppo di esperti delinea progetto di riforma
Scuola, piano bipartisan
Formazione per 12 anni e docenti di qualità
Roma. Sì ad un percorso di istruzione e formazione di 12 anni per tutti e di "pari dignità", con la valorizzazione della formazione professionale superiore; rafforzamento del sistema scolastico pubblico integrato e riqualificazione degli insegnanti considerando, anche, un percorso di carriera. Sono questi i "pilastri" da cui partire per una nuova scuola, sui quali si trovano pienamente d'accordo gli esperti e studiosi "bipartisan" che hanno dato vita ad un gruppo di lavoro e confronto sulle tematiche legate alla scuola, ed i cui contributi saranno pubblicati sul Corriere della Sera . "Un confronto necessario", ha affermato il pedagogista Giuseppe Bertagna - componente del gruppo, formato da una decina tra esperti e docenti universitari - mirato a sensibilizzare la società civile, perchè "i problemi della scuola non vanno trattati alla stregua di un'arma ideologica". Insomma, una "piattaforma bipartisan" condivisa sulla scuola esiste, almeno tra gli studiosi, ed anche in Parlamento, è il messaggio, si potrebbe provare a fare altrettanto.
Non si tratta di una commissione ministeriale o istituzionalizzata, bensì di un gruppo di lavoro nato spontaneamente. Il "punto di partenza - spiega Bertagna - è il livello di follia raggiunto dal dibattito sulla riforma scolastica. Siamo convinti che, in questo campo, non si possa adottare un criterio di fanatismo ideologico, ma bisogna considerare la realtà delle cose".
E la realtà, ha proseguito, "è che la modifica del titolo V della Costituzione obbliga ad una riconversione radicale della politica di riforma scolastica". Bertagna lancia quindi l'allarme: "Nel nostro Paese, Istruzione e formazione rappresentano le prime e più importanti emergenze nazionali, ma pochi se ne sono accorti, riducendo tutto, appunto, ad uno scontro puramente ideologico".
L'obiettivo del gruppo, quindi, è innanzitutto quello di "parlare e far parlare di questi problemi, facendo capire che non è con un reciproco ostracismo che si risolve la questione: ci vogliono soluzioni non ideologiche, perchè non è immaginabile che la politica scolastica possa cambiare ad ogni cambio di governo".
Su questo - secondo gli esperti, che definiscono la loro azione una "operazione culturale" - bisogna portare avanti un'opera di sensibilizzazione generalizzata. E dal confronto "bipartisan", portato avanti tra personalità di estrazione e posizioni diverse, è emerso che è possibile elaborare una sorta di "piano" comune sulla scuola.
I pilastri sono, appunto, un percorso di istruzione e formazione di 12 anni di pari dignità e per tutti, la riqualificazione degli insegnanti e il rafforzamento del sistema scolastico pubblico integrato, "perchè lo statalismo non regge più: ci sono scuole statali e non statali che svolgono, entrambe, un ruolo pubblico".
La realtà con la quale fare i conti, ha concluso Bertagna, è che "non possiamo permetterci, oggi in Italia, una situazione che registra ad esempio la presenza di 34 giovani su 100 che non hanno alcuna qualifica o di 27 laureati su 100 con problemi a vari livelli".