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L'Arena-Legambiente denuncia: "La scure su alcuni istituti"

Allarme Legambiente denuncia: "La scure su alcuni istituti" "Nel mirino anche realtà come Marconi e Galileo Ferraris" La scure del ministro Letizia Moratti Brichetto su alcune d...

14/09/2002
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L'Arena

Allarme
Legambiente denuncia: "La scure su alcuni istituti"
"Nel mirino anche realtà come Marconi e Galileo Ferraris"
La scure del ministro Letizia Moratti Brichetto su alcune delle più famose scuole veronesi. L'obiettivo? Ridurre il personale - dirigenti scolastici e insegnanti - e risparmiare sulle spese. Il rischio? L'abbassamento della qualità dell'insegnamento. A lanciare l'allarme è Legambiente veneta che indica come 2 mila scuole in tutt'Italia (110 nella sola nostra regione) siano, secondo il ministro Moratti, "al di sotto della soglia di efficienza". Le scuole veronesi in questione sono: in città, gli istituti tecnici Galileo Ferraris e Guglielmo Marconi, l'istituto professionale Enrico Fermi, l'istituto d'arte Nani e le elementari Rodari; in provincia, gli istituti tecnici Giovanni Silva (Legnago) e Luciano Dal Cero (San Bonifacio), e l'istituto alberghiero Carnacina (Bardolino).
"L'intenzione è quella di declassare gli istituti superiori (non di eliminarli), accorpandoli per ridurre le spese e impiegare il personale al massimo tagliando sugli organici; e di unire scuole elementari ad altri plessi o a istituti comprensivi sempre con lo stesso scopo di eliminare costi", spiega Angelo Mancone, presidente regionale di Legambiente. "Noi non contestiamo il fatto che si vogliamo risolvere quei casi dove vi è stato del lassismo e il rapporto insegnanti-alunni non è giustificato. Quella che critichiamo è la scelta di non rendere pubbliche le scelte del ministro, in modo che le varie comunità locali possano discutere le diverse situazioni. Può capitare, ad esempio, che in un istituto professionale di altra città veneta si vogliano tagliare posti in organico accorpandolo ad altra scuola, senza considerare che il numero di docenti è giustificato dalla presenza di portatori di handicap".
Il presidente regionale di Legambiente precisa che l'allarme lanciato dall'associazione si fonda su una "interpretazione" del comportamento del ministro Moratti, non su decisioni ufficiali. "L'elenco che noi abbiamo delle scuole da eliminare accorpandole ad altre è stato consegnato a una delegazione sindacale e non è di applicazione immediata", sottolinea Mancone. "Tuttavia alcune indicazioni sono chiare, mentre per altri aspetti vi sono segnali che confermano la volontà di far cadere la scure su tanti istituti scolastici".
L'indicazione - a detta di Legambiente - è quella di fissare in un insegnante per 9,5 alunni il rapporto ottimale: sotto quella soglia si è nell'inefficienza. Il segnale che si vogliono accorpare istituti - risparmiando sul dirigente scolastico e su quello amministrativo, oltre che sul resto del personale - sarebbe dato dal rinvio del concorso per dirigenti scolastici, con 3 mila posti previsti. "Il timore è che aumentando il numero di studenti per docente, cali la qualità dell'insegnamento dato che gestire una classe di 25-27 alunni comporta dei problemi", sottolinea il presidente veneto di Legambiente. "Vi è poi il rischio che, a fronte di classi con meno iscritti dello standard fissato dal ministero, si sopprimano alcuni indirizzi degli istituti superiori. Può così accadere che uno studente, interessato a una certa formazione, sia costretto a spostarsi da Legnago, poniamo, a Verona per frequentare la scuola che vuole".
All'allarme di Legambiente non replica l'assessore provinciale all'Istruzione, Adimaro Moretti, che dichiara: "I termini usati nel comunicato di Legambiente sono ambigui: cosa vuol dire declassare un istituto? Da parte mia non ho ricevuto alcuna comunicazione ufficiale dal ministero dell'Istruzione al quale ho chiesto notizie. Non credo comunque che sia il caso di sollevare polveroni: far sparire una scuola è un conto, riorganizzare il sistema degli istituti è un'altra cosa". (m.cor.)


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