L'Arena-Aggiornamento dei docenti No dei sindacati

Aggiornamento dei docenti No dei sindacati
No all'aggiornamento coatto di docenti e dirigenti scolastici. Dopo il primo dissenso lanciato, nei giorni scorsi, dalla Cisl-Scuola di Verona salgono ora a quattro le sigle sindacali di casa nostra pronte a protestare contro le pressioni che il ministero della Pubblica istruzione sta operando, da alcune settimane, ai danni del personale docente e dei direttori didattici delle scuole materne ed elementari. A schierarsi dalla parte dei no sono, infatti, la Cgil, il sindacato Uil e gli autonomi dello Snals, oltre al coordinamento dei dirigenti scolastici di tutte e quattro le sigle sindacali. In un documento congiunto i quattro sindacati hanno sottolineato l'assoluta illegittimità dell'aggiornamento che vedrebbe costretti alla frequenza di corsi di almeno 20 ore, organizzati in tutta fretta prima della fine dell'anno scolastico, oltre 3900 insegnanti attualmente in servizio nella scuola dell'infanzia. Il copione, così come denunciato da Cisl, Cgil, Uil e Snals, è ormai un classico della scuola alla vigilia di qualsiasi innovazione strutturale o pedagogica.
Secondo il "rituale" nei giorni scorsi sono stati convocati ed informati i dirigenti delle diverse scuole del territorio veronese, da parte degli ispettori ministeriali, sulla volontà del ministro Moratti di applicare la riforma fin dal prossimo anno scolastico. Una informativa che si è presto trasformata nell'invito esplicito ad organizzare, entro breve termine, attività di formazione in servizio da calare sulla categoria degli insegnanti, i veri e propri esecutori materiali del riordino dei cicli scolastici. Il tutto alla vigilia della fine dell'anno scolastico con il conseguente forte carico di lavoro e di adempimenti burocratici.
"Formazione decisa pur in palese mancanza non solo di un impianto legislativo chiaro in vista dell'applicazione della riforma", hanno denunciato i sindacati, "ma anche in contrasto con il contratto di lavoro stesso". E proprio sul riordino, che giace ancora in forma di bozza di decreto, si è così abbattuta l'ira delle segreterie provinciali.
"Riteniamo arbitrarie, poiché imposte d'autorità, ed illegittime, perché l'aggiornamento è materia specifica prevista e disciplinata dal contratto, queste iniziative", ha commentato duramente Francesca Pavanello, segretario provinciale Cisl-Scuola, "Oltre ad essere inopportuno - si alimenta infatti dell'inutile allarmismo e confusione nella scuola in assenza di progetti che definiscano chiaramente la riforma - l'aggiornamento forzato è una attività proceduralmente scorretta visto che esclude espressamente una delibera formale del collegio docenti".
E proprio a tutti i collegi docenti delle diverse scuole materne ed elementari del Veronese è stata al contempo inviata anche una bozza di delibera che gli insegnanti potranno richiedere di allegare agli atti sollevando, in tal modo, la categoria dall'obbligo dell'aggiornamento coatto.
Intanto in merito alla riforma si svolgerà oggi alle ore 15.30, nell'aula magna dell'Istituto Tecnico "Marconi" di quartiere Stadio, un incontro dibattito sui riflessi "giuridici, politici e sindacali" che il riordino firmato dal ministro Moratti avrà sulla scuola di Stato. L'incontro, che segue una precedente analisi pedagogica e didattica tenutasi il 6 maggio scorso, vede questa volta la partecipazione in città di Giovanni Manzini, responsabile nazionale della scuola per il partito della "Margherita", già sottosegretario all'Istruzione, e Mario Guglietti, vicepresidente del Consiglio nazionale della Pubblica istruzione.
Roberto Peretti