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Supplenze nel caos: migliaia i ricorsi in vista

Braccio di ferro tra Tar e il Ministero della pubblica istruzione: il rischio è una pioggia di ricorsi contro le graduatorie, dopo l'ordinanza del Tar dell'Umbria

Migliaia di ricorsi da tutte le province d'Italia, graduatorie di supplenti delle scuole medie e delle superiori, fortemente a rischio.
E' questa, secondo il segretario della Cgil Scuola Enrico Panini, la prima conseguenza della sospensiva che il Tar dell'Umbria ha applicato a una circolare del ministro dell'Istruzione, Letizia Moratti, che interpretava un pronunciamento del Tar del Lazio su un ricorso presentato dalla Cgil. Motivo del contendere l'ipotesi, contestata dal sindacati, di riconoscere come punteggio di servizio quello maturato con le supplenze dagli iscritti ai corsi abilitanti durante la frequenza del corso.

Secondo Panini "le motivazioni con le quali il tribunale umbro ha sospeso la circolare dimostrano che il ministero ha sbagliato".
Il Tar dell'Umbria sospende la circolare dove consente la valutazione delle supplenze prestate nel periodo che va fra l'iscrizione al corso di specializzazione e l'inizio della frequenza e dove non esclude che uno stesso titolo si possa valutare due volte. "Chiediamo al ministro '#8211; dice Panini - che disponga l'immediata revisione e correzione di tutti i punteggi dei precari che si trovano nella condizione esaminata dal Tar Umbria".

"Di fronte a errori così evidenti - dice ancora Panini- un'amministrazione pubblica non può nascondersi, con cinismo, dietro al fatto che, dopo il pronunciamento del Tar, chi vuole potrà fare ricorso. Se non rimedierà all'errore promuoveremo da subito ulteriori ricorsi".