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Girotondi e volantinaggi contro la riforma Moratti

Dopo la giustizia e l'informazione,
è la scuola a finire al centro della protesta dei "Girotondi per la democrazia". Sabato alle 15 i provveditorati o singole scuole di oltre 20 città italiane e il ministero dell'Istruzione a Roma, verranno "circondati" da manifestazioni di cittadini promosse da associazioni e esponenti della società civile.

L'iniziativa, che si riallaccia a quelle di sabato 26 gennaio e di domenica 10 marzo attorno al palazzo di Giustizia e alla sede della Rai, prevede di creare girotondi a presidio degli edifici che simboleggiano alcuni princìpi fondamentali dell'ordinamento democratico, quali l'indipendenza della magistratura, la libertà dell'informazione, la tutela dei lavoratori, il diritto ad una istruzione pubblica statale. La manifestazione, che si svolgerà con modalità diverse nelle varie località, punta a testimoniare la necessità di "tutelare il diritto ad una scuola pubblica che offra uguali opportunità a tutti e garantisca - affermano i promotori - una istruzione di qualità", e di decidere nuovi investimenti nel campo dell'istruzione, dell'alta formazione e della ricerca.

Così, se a Roma, sarà il ministero dell'Istruzione al centro dell' "abbraccio", a Bologna gli studenti dei licei realizzeranno alcune scenografie-simbolo dell'istituto scuola, da circondare e da proteggere. Diverse modalità e luoghi per esprimere il comune spirito sorridente ma anche la profonda critica civile che anima tutti i girotondi. Per sapere dove e come si svolge il girotondo nelle diverse città è possibile andare all'indirizzo internet www.girotondo.cjb.net.

Non sono pochi i personaggi del mondo della cultura e della riscerca che hanno aderito alle diverse iniziative. Al "girotondo" romano, tra gli altri, hanno dato il loro contributo Margherita Hack, Domenico Starnone, Nicola Tranfaglia e Gianni Vattimo che hanno motivato la loro adesione sottolineando i nodi della politica governativa nel campo dell'Università, della ricerca e della scuola.

Venerdì 12 saranno invece i professori aderenti alla Cgil a fare
volantinaggio davanti alle scuole superiori. "Con questa iniziativa - spiega il segretario generale della Cgil scuola, Enrico Panini - partita l'8 aprile, intendiamo denunciare il forte peggioramento degli esami di stato determinato dalla loro riforma' introdotta con la legge finanziaria del 2002".

"Commissioni d'esame composte esclusivamente da insegnanti della classe, anzichè anche da commissari provenienti da altre scuole, e un unico presidente per scuola porteranno ad una perdita del valore legale del titolo di studio. Anche a causa di questa scelta cade una distinzione fondamentale tra scuola pubblica e scuola privata. Non siamo disposti - conclude Panini - a subire in silenzio queste scelte che contestiamo in nome di una qualità della scuola pubblica che riteniamo sia l'unica garanzia per il futuro dei giovani".