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Itp e dintorni-SOLUZIONE ...TECNICA-di Pino Patroncini

Itp e dintorni SOLUZIONE '.TECNICA di Pino Patroncini La conversione in legge del decreto 212/02, che minaccia di mettere in mobilità con stipendio all'80% per due anni e poi licenziare il per...

07/03/2003
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Itp e dintorni

SOLUZIONE '.TECNICA
di Pino Patroncini

La conversione in legge del decreto 212/02, che minaccia di mettere in mobilità con stipendio all'80% per due anni e poi licenziare il personale soprannumerario che nel frattempo non si fosse riconvertito e non avesse trovato una nuova occupazione, ha creato un serio allarme tra i circa 30.000 insegnanti tecnico pratici presenti nel nostro sistema scolastico. Su circa 6.000 soprannumerari gli itp sono 2.610. 1485 appartengono da sempre ai ruoli degli statali, gli altri sono itp provenienti dagli enti locali. Per questi ultimi vale un discorso a parte ( vedi riquadro). Ma a destare preoccupazioni non è solo la situazione occupazionale del settore, che pure in alcune province e classi di concorso vede anche posti vacanti. E' piuttosto l'eterna condizione di borderline a cui sembra destinata questa categoria di docenti, più volte minacciata di estinzione per via amministrativa o di retrocessione a ruoli non docenti. Il fatto è che una riforma come quella della Moratti che sembra voler dividere nettamente il sapere dal fare, per di più dismettendo dall'impegno statale tutto il settore professionale ( e a quanto sembra anche una parte del tecnico), non può certo far dormire sonni tranquilli, non solo ai tecnico pratici ma neppure agli altri docenti delle discipline tecniche. Ci sarà ancora posto per loro nella scuola, quella con la esse maiuscola, del domani? O la sua riduzione a liceo metterà fuori gioco tutte queste discipline, relegando questi docenti alle dipendenze delle amministrazioni regionali? Non c'è da meravigliarsi quindi che a far scattare l'allarme siano state operazioni come la costruzione di una anagrafe professionale di tutti gli itp, utile ad una più razionale gestione dell' 'odioso' 212, o qualche maldestro ordine del giorno parlamentare, che suonava come 'meglio bidelli che disoccupati'.
Come Cgil Scuola abbiamo ribadito la nostra scelta per il mantenimento nel sistema statale di un forte settore tecnico-professionale nonché il diritto di tutti i docenti, comunque vadano le cose, a conservare l'appartenenza al contratto della scuola, il reclutamento nazionale e la mobilità nazionale, Così come abbiamo espresso l'intenzione, già dimostrata quando abbiamo sostenuto il loro diritto alla valutazione e alla partecipazione agli esami di stato, di mantenere nella funzione docente la figura dell'itp.
Nell'immediato tuttavia occorre gestire il decreto convertito in legge. E' però lo stesso ministero che dopo aver fatto la frittata, adesso non sa come servirla: l'idea è che gli itp ( ma il discorso vale anche per le altre classi di concorso dove il soprannumero è consistente) finiscano tutti nel sostegno ai portatori di handicap o nella mobilità fuori dal comparto. Due soluzioni certo non praticabili da parte di tutti.
Le nostre proposte non escludono altre soluzioni che vanno dal reperimento delle piante organiche delle province (mai trasferite allo stato) fino alla possibilità di lavorare nel corrispondente insegnamento teorico (soprattutto in quelle discipline e in quelle province in cui si fa ancora ampi ricorso agli studenti universitari).
Ma quello che è certo è che il ministero deve cambiare registro. Non può pensare di portare l'attacco ai laboratori, alle attività pratiche, considerati periferici e di contorno, per ridurre la scuola al suo scheletro(le discipline frontali, teoriche e astratte) e contemporaneamente continuare a riempirsi la bocca di insegnamento dell'informatica: intanto lo scorso anno su 8.000 posti tagliati ha soppesso migliaia di progetti di informatica nelle medie gestiti dai docenti di educazione tecnica, e quest'anno minaccia di licenziare 450 insegnanti di trattamento testi, che l'informatica l'insegnano, e 2600 itp in gran parte preparati in materia. Come nelle peggiori ristrutturazioni aziendali questa logica porterebbe a licenziare personale preparato per rivolgersi poi alle agenzie private o addirittura al paradosso di riassumerlo sotto altra forma. E' questo il 15% di co.co.co. promesso a Tremonti? Se è così: altro che riconversione!

RICORSI CONTRO UN'AMMINISTRAZIONE MATRIGNA!Se il DM 212 è odioso, per gli itp provenienti dagli enti locali è addirittura proditorio. L'articolo 5 della legge 124/99 assicurava a questi il passaggio 'anche in soprannumero'. Ma questo è diventato una trappola. E si tenga conto che il Ministero è inadempiente: ha passato di amministrazione il personale ma non i posti, neppure quelli materialmente occupati. Non solo, ma nella maggior parte dei casi non ha neppure inquadrato il personale nelle classi di concorso in cui era inquadrabile. Contro tutto ciò la Cgil Scuola ha avviato un ricorso al Tar. L'obiettivo è quello di salvaguardare i 1125 itp provenienti dagli enti locali. Ma questa azione serve anche a sostenere la richiesta di un passaggio allo stato delle piante organiche provinciali, in parte scoperte da anni a causa del blocco delle assunzioni in quelle amministrazioni. Il che ridimensionerebbe non poco il soprannumero reale nel settore. (pi.pa.)


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