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ItaliaOggi: Non rottamate i docenti di lingue

Dopo il sì condizionato della camera al piano di riforma, attesa per il parere del senato

02/12/2008
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ItaliaOggi

Gli specialisti vanno garantiti anche in caso di maestro unico

No alla rottamazione dei docenti specialisti di lingua inglese alle elementari e maggiore attenzione alla piena valorizzazione dei percorsi scientifici e musicali in tutti i percorsi scolastici. Il monito viene dalla VII commissione della camera dei deputati, che ha fornito il parere di rito sul piano programmatico del ministero dell'istruzione il 18 novembre scorso. Un parere tutt'altro che scontato, però. Anche se favorevole, infatti, e nonostante alcune modifiche apportate in corso d'opera (si vedano el anticipazioni di IO di mercoledì scorso), il parere stilato dal presidente della VII commissione, nonchè relatore dell'atto, Valentina Aprea, fissa una serie di paletti fortemente innovativi rispetto a quanto il piano programmatico prevede. E ora il ministro dell'istruzione, Mariastella Gelmini, dovrà decidere se tenerne conto nella scrittura dei regolamenti attuativi. Regolamenti ancora in fase di stesura, anche in attesa del parere che questa settimana dovrebbe essere licenziato dalla commisisone istruizone del senato, relatore Franco Asciutti.

Il piano è finalizzato all'attuazione dei tagli previsti dall'articolo 64 del collegato alla Finanziaria, che prevede una riduzione di spesa per la scuola nell'ordine di 7 milardi e 800 milioni di euro in tre anni. Riduzione che, secondo quanto previsto nel provvedimento, dovrebbe essere attuata mediante un taglio di oltre 130mila posti di lavoro nella scuola.

Nel parere di Montecitorio, si fissano una serie di condizioni che riguardano il tempo-scuola, lo slittamento del termine delle iscrizioni al primo anno, l'utilizzo dei docenti in esubero per classi affini e la riqualificiazione professionale. Per quanto riguarda il tempo scuola, il collegio presieduto dall' Aprea ha affrontato la questione fornendo raccomandazioni per tutti gli ordini di scuola. Per la scuola dell'infanzia, secondo la commissione, l'orario obbligatorio delle attività didattiche della scuola dell'infanzia dovrebbe garantire prioritariamente il tempo di 40 ore con l'assegnazione di due insegnanti per sezione. E la possibilità di svolgere l'attività didattica solo di mattina con un solo docente deve essere considerata residuale e vincolata alle esplicite richieste della famiglie.

Anche il maestro unico alle elementari dovrebbe essere attivato solo a domanda delle famiglie e, in ogni caso, dovrebbero essere assicurati gli insegnamenti specialistici dell'inglese e della religione. Per il resto sarebbe meglio mantenere l'attuazione scansione che prevede la possibilità di orari di 27, 30 e 40 ore, introducendo la figura dell'insegnante prevalente, secondo quanto previsto dal decreto legislativo n. 59. Il collegio ha inoltre fatto presente la necessità che sul tempo pieno siano assegnati due docenti in ogni caso.

Per la scuola media è stato raccomandato un orario obbligatorio flessibile dalle 29 alle 30 ore, secondo i piani dell'offerta formativa delle scuole autonome. In riferimento al tempo prolungato, invece, la commissione si è espressa favorevolmente alla riduzione delle classi in assenza di richiesta effettiva delle famiglie. Ma per le classi realmente operanti è stato raccomandato di assicurare l'offerta formativa fino a 40 ore per andare incontro alle esigenze delle famiglie.

Il collegio ha evidenziato, inoltre, la necessità di riqualificare il personale docente per i nuovi ordinamenti. In particolare, in vista dell'introduzione delle nuove tipologie dei licei e degli istituti tecnici e professionali, ha raccomandato di tenere conto della competenza disciplinare specifica degli attuali docenti, evitando di utilizzare gli stessi in modo non corrispondente alle classi di abilitazione, anche ai fini della riconversione professionale dei docenti in esubero. Fermo restando la necessità di accorpare le classi di concorso affini. Per quanto riguarda l'elevamento del numero degli alunni per classe la commissione ha raccomandato di evitare di aumentare il numero massimo perchè ciò potrebbere compromettere l'agibilità delle classi. E per contro ha suggerito di agire solo elevando il numero minimo. Ed ha affermato anche la necessità di non superare l'attuale rapporto di un insegnante di sostegno ogni due alunni disabili. In riferimento al fenomeno della esternalizzazione dei servizi di pulizia delle scuole, il collegio ha fatto presente la inopportunità di ricorrere a questo strumento in assenza di una previa ricognizione della disponibilità di personale di ruolo nelle scuole. Perchè ciò potrebbe comportare anche un inutile aggravio di spesa. E' stato inoltre suggerito di far slittare il termine per l'iscrizione al primo anno nelle scuole, per dare modo alle famiglie di rendersi conto degli esiti delle trasformazioni in atto. «Ci sono stati passi in avanti, ma non si è intaccata la tagliola dei risparmi di spesa, che restano gli stessi», dice Manuela Ghizzoni, capogruppo del Pd in commissione cultura, «ecco perchè abbiamo dato voto contrario. Se non si cambiano i saldi finali di spesa, le raccomandazioni dell'Aprea saranno lettera morta».


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