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Italia Oggi-Supplenze, azzerate le graduatorie

Il Tar del Lazio annulla la circolare del ministero dell'istruzione: troppo favoriti i docenti Ssis. Supplenze, azzerate le graduatorie Il nuovo anno scolastico parte con 40 mila cattedre scoper...

21/08/2002
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ItaliaOggi

Il Tar del Lazio annulla la circolare del ministero dell'istruzione:
troppo favoriti i docenti Ssis.
Supplenze, azzerate le graduatorie
Il nuovo anno scolastico parte con 40 mila cattedre scoperte

Scuola, supplenze nel caos. Sono nulli i contratti di sostituzione
finora sottoscritti dall'amministrazione scolastica per coprire i buchi
negli organici dei docenti. Le nomine fatte dagli uffici provinciali
sono sbagliate e vanno tutte rifatte in base a una nuova graduatoria. E
questo a circa due settimane dalla riapertura delle scuole e a uffici
pubblici pressoché chiusi. Il nuovo anno scolastico rischia così di
partire con circa 40 mila cattedre scoperte e molta incertezza tra il
personale docente e le famiglie degli studenti.
È la conseguenza della sentenza protocollo n. 7121/02 del Tar Lazio,
sezione III bis, depositata ieri in cancelleria [v. allegato], che ha annullato la
circolare del ministero dell'istruzione n. 69 del 14/6/2002, e i
relativi provvedimenti discendenti, contenente indicazioni per la
formazione delle graduatorie permanenti, nella parte in cui riconosce
ai docenti abilitati Ssis anche la valutazione del servizio prestato,
nell'arco dei due anni ufficiali del corso di specializzazione, durante
i mesi in cui non si sono svolte attività di formazione. Il Tribunale
amministrativo regionale ha così bacchettato il ministero
dell'istruzione, reo di avere nuovamente tentato di favorire in modo
illegittimo i docenti abilitatisi attraverso le scuole universitarie di
specializzazione all'insegnamento (Ssis) rispetto ai colleghi che hanno
superato le procedure del concorso ordinario o di quello riservato. Una
vera doccia fredda per l'amministrazione centrale, che dovrà nelle
prossime ore emanare una nuova circolare per rifare i punteggi, per gli
uffici scolastici provinciali, che dovranno rivedere tutte le posizioni
e sottoscrivere i nuovi contratti, e per gli insegnanti, che dopo la
batosta della mancata immissione in ruolo ora si ritrovano con un
contratto di supplenza in mano che potrebbe essere carta straccia.
La III sezione del Tar Lazio aveva, solo pochi mesi fa, annullato una
analoga disposizione che consentiva ai docenti di cumulare i trenta
punti previsti per il titolo Ssis alla valutazione del servizio svolto
durante i due anni di corso (altri 24 punti). L'attività di formazione,
avevano detto i giudici, richiede tempo e preparazione per essere
efficace e sostitutiva del concorso pubblico e dunque per meritare il
super punteggio. Per questi motivi non può essere compatibile con la
prestazione lavorativa, che qualora fatta non va conteggiata. 'Si
sarebbe creata, infatti, una situazione di grave svantaggio per gli
altri docenti, che non possono fare affidamento sui 30 punti delle Ssis
eppure hanno alle spalle anni di precariato', spiega Franco Carrozzo,
l'avvocato patrocinante dei ricorrenti.
Il ministero aveva dato esecuzione alla sentenza con la circolare n. 69
dello scorso giugno, e gli uffici provinciali competenti hanno lavorato
a tamburo battente per chiudere le supplenze entro il termine previsto
del 31 luglio. L'obiettivo, secondo quanto dichiarato dal ministero,
sarebbe stato centrato per l'80% dei posti vacanti, con grosse
differenze, però, a livello territoriale: tutto fatto in Sardegna, per
esempio, mentre a Roma le supplenze sono passate in mano ai presidi.
La corsa però è stata vanificata dal nuovo intervento del Tribunale
amministrativo che ha accusato la circolare impugnata di essere
'falsamente interpretativa di passaggi delle sentenze che dicono
proprio il contrario e, soprattutto, dell'illuminato parere del
Consiglio nazionale della pubblica istruzione reso nell'adunanza del 14
gennaio 2002, che l'amministrazione illegittimamente insiste nel
disattendere'.
Il collegio giudicante, presieduto da Roberto Scognamiglio, ha ribadito
che un impegno 'serio' di formazione della durata di 1.200 ore in due
anni non è credibile che possa essere reso contemporaneamente
all'attività di insegnamento. 'Ove pure il corso Ssis durasse in
concreto meno di due anni (cosa che potrebbe comportare mancanza di
credibilità a livello europeo) il servizio di insegnamento
eventualmente prestato durante il biennio di durata curriculare del
corso', si legge nel dispositivo, 'in ogni caso deve ritenersi
improduttivo di punteggio utile'.
Gli effetti della decisione
Il Tar Lazio: ha annullato la circolare del ministero dell'istruzione
n. 69 del 14/6/2002 nella parte in cui riconosce ai docenti abilitati
Ssis la valutazione del servizio prestato, nell'arco dei due anni
ufficiali di corso di specializzazione, durante i mesi in cui non si
sono svolte attività di formazione.

Che cosa cambia per i Ssis... potranno, per i due anni di corso,
contare solo sui 30 punti previsti per la relativa abilitazione
all'insegnamento.

... e per gli altri abilitati: potranno risalire qualche posizione in
graduatoria.

Gli effetti per le graduatorie... il ministero dell'istruzione dovrà
rivedere le posizioni di tutti i docenti inseriti nelle liste
permanenti, in base alle nuove disposizioni. Quelle attuali non sono
più valide.

... e per le supplenze: i contratti di sostituzione finora
sottoscritti, circa l'80% pari a quasi 40 mila unità, vanno rifatti.
Fino ad allora, chi prenderà servizio a decorrere dal prossimo 1°
settembre lo farà con riserva.
21 agosto 2002


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