Il Tempo-Scuola, meglio tre che uno

Scuola, meglio tre che uno
SIAMO ragazzi che, fra qualche mese, lasceranno la scuola elementare per andare in prima media. In questi anni, siamo stati molto bene a scuola perché, oltre a studiare, abbiamo svolto molte attività, che ci hanno coinvolto in maniera divertente. Ad esempio, abbiamo realizzato progetti, costruito giochi intorno alla nostra scuola per renderla più vivace, abbiamo piantato piante, alberi, fiori e abbiamo partecipato a gite, che ci hanno permesso di conoscere città, castelli, tradizioni storiche e altre cose interessanti. Ora, a pochi mesi dagli esami, proviamo un pò di paura, di emozione, ma, anche, tanto dispiacere a lasciare le nostre maestre.
Sì, noi siamo stati davvero fortunati a frequentare una scuola con tanti insegnanti e, adesso che abbiamo sentito parlare della nuova riforma della scuola elementare, che prevede la presenza di un maestro unico, ci dispiace per quei bambini che entreranno l'anno prossimo, perché, forse, loro non avranno la possibilità, come noi, di confidarsi, di confrontarsi con più insegnanti e di aspettare con ansia il cambio dell'ora. Perciò, noi pensiamo che la loro giornata scolastica possa essere un pò noiosa e monotona e poi immaginate se l'insegnante è un tipo severo e antipatico. Non ci sarà scampo: bisognerà rassegnarsi e sopportarlo per intere mattinate.
Noi non vogliamo rassegnarci e perciò protestiamo, perché la scuola elementare, così com'è organizzata adesso, ci piace e, se proprio questa riforma è necessaria, suggeriamo di aggiungere, a quelle già esistenti, altre materie come il teatro, il canto, la danza, la pittura, in modo tale che ognuno di noi possa esprimersi e diventare un vero artista.
Per questo, noi siamo sempre più convinti che la scuola può essere, anche, un luogo dove si possono trascorrere momenti divertenti e dove il lavoro di tante persone contribuisce a rendere lo studio piacevole e interessante. Insomma, meglio tre che uno.
Classe V C