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Il Tempo-Maestri elementari laureati"

Maestri elementari laureati" di NATALIA POGGi UN altro tassello della riforma della scuola targata Moratti è stato approvato ieri dal Consiglio dei ministri. Si tratta dell'articolo...

27/02/2005
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Il Tempo

Maestri elementari laureati"

di NATALIA POGGi UN altro tassello della riforma della scuola targata Moratti è stato approvato ieri dal Consiglio dei ministri. Si tratta dell'articolo 5 della legge 53 che disciplina l'accesso alla professione di docente. Addio al precariato e reclutamento di insegnanti più giovani e qualificati sono gli obiettivi principali. "Attraverso la programmazione daremo certezze sul posto di lavoro agli aspiranti insegnanti - ha detto il ministro dell'Istruzione illustrando le novità del decreto legislativo - La nuova disciplina consentirà progressivamente di risolvere il problema del precariato nelle scuole perchè, a regime, sarà possibile insegnare solo con il livello più alto della formazione universitaria". Per insegnare alle elementari servirà, dunque, una laurea magistrale. Alla fine del corso (dopo la laurea o il diploma accademico di secondo livello) è previsto un esame di Stato con valore abilitante che funzionerà come prova concorsuale e garantirà l'assunzione alle scuole statali. Tutti i corsi universitari sono a numero chiuso programmato sulle reali esigenze di turn over indicate dal Miur e dal Ministero dell'Economia. La programmazione dei posti avverrà a cadenza triennale e terrà conto anche delle indicazioni provenienti dalle Regioni. I nuovi percorsi programmati dalle università in autonomia assicurano approfondimento disciplinare e periodi di tirocino nelle scuole. "Sarà così definito il profilo culturale e professionale del docente" ha spiegato il ministro Moratti. Saranno, inoltre, realizzati negli atenei dei centri di tutorato che avranno un- compito essenziale nella formazione dei docenti. L'inizio dei nuovi corsi è previsto per l'anno accedemico 2006-2007 e quindi i nuovi docenti potranno essere assegnati nelle scuole dall'anno scolastico 2008-2009. Il ministro Moratti ha inoltre ribadito la volontà del governo di risolvere la questione dei circa 200.000 precari a tempo pieno della scuola, come anticipato nei giorni scorsi. Una commissione congiunta dei ministeri dell'Istruzione e dell'Economia sta mettendo a punto le modalità tecniche per poter assorbire nel giro di cinque anni il precariato storico della scuola anche sulla base della proposta del sen. Valditara (An). "Nei prossimi giorni potrebbe tradursi in un disegno di legge - spiega il senatore - perchè la risoluzione del problema dei precari è prioritario per il ministro e per tutto il governo. Questo significherebbe che già dal 1 settembre, 40-50.000 precari verrebbero assunti a tempo indeterminato. E nell'arco di cinque anni tutti gli altri senza contratto avrebbero un posto sicuro". La proposta di An è appoggiata da Gilda e Snals. Il ministro Moratti ha già incontrato lo Snals: "Nei prossimi giorni incontreremo le altre sigle". L'immissione di ruolo del precariato storico sarebbe fattibile grazie alla dilazione di 5 anni della ricostruzione delle carriere. In pratica le liquidazioni scatterebbero nel 2010 attraverso la rateizzazione in quote annuali. Ma gli altri sindacati non ci stanno. Allo sciopero del 18 marzo per il rinnovo del contratto del pubblico impiego indetto dalla Cgil hanno aderito anche i Cobas.


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