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Il Tempo-Le riforme dell'istruzione andranno avanti

Le riforme dell'istruzione andranno avanti" Per l'Università i soldi ci sono ma i corsi triennali che non raggiungono i requisiti non avranno finanziamenti La Moratti conferma la linea del govern...

22/08/2002
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Il Tempo

Le riforme dell'istruzione andranno avanti"
Per l'Università i soldi ci sono ma i corsi triennali che non raggiungono i requisiti non avranno finanziamenti
La Moratti conferma la linea del governo e annuncia che anche sulla parità saranno mantenute le promesse fatte
di SALVATORE BARBIERI

RIMINI '#8212; "Non è vero che i fondi per finanziare la riforma dell'Università non ci sono, anzi. Ma la scelta del Ministero sarà molto selettiva. Ai 583 corsi universitari triennali (sul totale di 2800) che non hanno raggiunto i requisiti minimi stabiliti sul piano qualitativo dalla competente commissione, non assegneremo finanziamenti. Preferiamo puntare sulla ricerca, per la quale registriamo sempre maggiori richieste di adesione dagli atenei italiani". Il ministro dell'Istruzione Letizia Moratti, ospite ieri pomeriggio al Meeting di Cl di Rimini, ha subito rintuzzato l'attacco-provocazione che in mattinata le aveva lanciato Giancarlo Cesana di Comunione e Liberazione, sostenendo che "la riforma universitaria è una riforma a costo zero" e che "il livello dello sviluppo culturale in Italia è alla frutta, si galleggia...".
La Moratti ha dato ragione a Cesana sulla situazione attuale, ma ha sostenuto che per ottenere i risultati che si è prefissa, bisognerà attendere la fine della legislatura. Inoltre ha sottolineato che, insieme ai rettori, si cercherà di non penalizzare eccessivamente le università che hanno ottenuto il "bollino rosso" sulle cosiddette "lauree brevi" che hanno fatto registrare poche iscrizioni.
Peraltro, il ministro ha parlato di necessari correttivi alla riforma: "L'Italia è partita con i due cicli (3+2) in maniera omogenea con tutte le classi di lauree definite. Gli altri paesi europei invece sono partiti con la sperimentazione. Noi abbiamo necessità di una maggiore flessibilità e di eliminare alcuni vincoli posti dal decreto che ha istituito la riforma".
Anche sulla ricerca, il ministro ha chiarito che le risorse ci sono (la prima tranche per il 2003-2006 è di 14 miliardi di euro) ma verranno indirizzate su aree precise "che abbiano ricadute positive per la qualità della vita dei cittadini, senza dispersioni a pioggia".
Sul tema della parità, ha poi affermato che il governo è impegnato a completare la legge varata da D'Alema, ma non ha voluto precisare i tempi, sostenendo che l'agenda degli impegni non dipende solo da lei. Così come ha glissato sulla richiesta di un suo parere relativamente al rimpasto di Governo, affermando solo che lei sta lavorando al suo settore di competenza. "Certo - è tornata sui suoi argomenti - ascolteremo le parti sociali, il mondo della scuola e la famiglia per fugare tutte le preoccupazioni. Il cambiamento porta sempre dubbi e incertezze. Si deve lavorare insieme, e il dialogo con i sindacati è intenso anche se ci sono punti di vista differenti". Quanto al contratto della scuola, il ministro ha precisato che sono stati definiti i principi per avviare la trattativa per il contratto.
Venendo all'imminente, la Moratti ha confermato che l'anno scolastico 2002-2003 partirà regolarmente e che le ultime cattedre ancora scoperte verranno assegnate entro il 31 agosto. "I ricorsi al Tar - ha specificato - sono pochissimi, verranno presi in esame uno per uno, ma certo non pregiudicheranno l'inizio dell'anno scolastico".


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