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Il Tempo-Contratti pubblici, è polemica fra il ministro Frattini e la Cgil

Contratti pubblici, è polemica fra il ministro Frattini e la Cgil NUOVA prova di dialogo tra governo e sindacati sul pubblico impiego. Mercoledì prossimo, infatti, Cgil Cisl e Uil e il minis...

16/09/2002
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Il Tempo

Contratti pubblici, è polemica fra il ministro Frattini e la Cgil
NUOVA prova di dialogo tra governo e sindacati sul pubblico impiego. Mercoledì prossimo, infatti, Cgil Cisl e Uil e il ministro Franco Frattini siederanno intorno al tavolo di palazzo Vidoni per tentare di sbloccare una trattativa che rischia di finire impantanata ancora prima di decollare. Ma non sarà facile, dato che la Cgil ha già minacciato lo sciopero e che Cisl e Uil ribadiscono ogni giorno più caparbiamente che l'1,4% è un tasso di inflazione programmata davvero inaccettabile. Intanto non si sopisce la polemica a distanza.
Il titolare della Funzione pubblica non indietreggia e ieri ribadisce che "non è mai accaduto che l'inflazione programmata diventasse oggetto di contrattazione e di critica". Quanto al fatto che la Cisl ha avanzato la proposta di introdurre di una clausola di salvaguardia, "non posso commentarla perché non ne conosco i dettagli ma '#8212; dichiara Frattini '#8212; ho convocato proprio i sindacati per valutarla meglio. La Cisl assicura che non è una rottura del regime contrattuale attuale, che non viola gli accordi. E per questo merita di essere spiegata e presentata proprio davanti agli altri sindacati".
Quanto alla proposta "secca" di tenere presente in partenza un tasso di inflazione reale, diverso da quello programmato, Frattini è netto: "La proposta della Cgil di tener presente l'inflazione reale per i rinnovi è una proposta di rottura. Il mio giudizio è negativo e significa modificare l'accordo di luglio '93", attacca Frattini. In base a quell'accordo, spesso peraltro invocato dai sindacati, rilevano alla Funzione pubblica, i rinnovi dei contratti di lavoro si sono sempre fatti sulla base dell'inflazione programmata salvo, successivamente, procedere a contrattare i conguagli tenendo conto appunto dell'aumento dei prezzi reale.
Laimer Armuzzi, segretario nazionale della Funzione pubblica della confederazione guidata da Cofferati, contesta il ministro e dice che "bara quando dice che la proposta di ritoccare l'inflazione programmata è della Cgil. Bara perché quella proposta è stata fatta da 11 sigle sindacali insieme quando si sono rotte le trattative all'Aran la settimana scorsa. Dopo di che, se una proposta fatta da 11 sindacati è di rottura evidentemente la necessità che venga garantito il potere d'acquisto dei salari non è per Frattini un problema. Ma lo è per i sindacati, Frattini ne tenga conto". Sarà comunque dopo l'incontro di mercoledì che Cgil, Cisl e Uil valuteranno il da farsi.


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