Il Sole 24 ore - Moratti taglia 8500 docenti

Pronto il decreto che riduce gli insegnanti già dal prossimo anno scolastico - Al via gli organici regionali

Moratti "taglia" 8.500 docenti
Accordo con la maggioranza sulla riforma dei cicli
(NOSTRO SERVIZIO) ROMA - Un taglio di 8.500 docenti per il prossimo anno scolastico. È previsto dal decreto sugli organici del personale scolastico, messo a punto al ministero dell'Istruzione. Un provvedimento che attua l'articolo 22 dell'ultima Finanziaria. Il testo del decreto dovrà essere trasmesso al dicastero dell'Economia, che verificherà la nuova definizione degli organici e darà l'ok finale. La vicenda è delicata e si intreccia alla riforma dei cicli scolastici, che venerdì dovrebbe andare al Consiglio dei ministri. Ieri, in un incontro tra il ministro Letizia Moratti e i rappresentanti di maggioranza, sono stati definiti gli ultimi dettagli del progetto. C'è stata, in particolare, un'intesa sulla nuova architettura e sulla scansione degli studi in bienni, che dovrebbe essere così articolata: cinque anni ("1+2+2") per le elementari, tre anni ("2+1") per le medie, e altri cinque anni ("2+2+1") per le superiori. Tornando al personale, nell'ultima manovra economica è prevista una riduzione del personale insegnante che dovrebbe produrre risparmi consistenti. Ma il recupero di queste risorse finanziarie, oggi, appare più che mai prezioso ai tecnici ministeriali. Perché il riordino dei cicli - sul quale dovrebbe esserci anche l'ok del ministro dell'Economia, Giulio Tremonti - comporta una serie di costi che vanno in qualche modo finanziati. La bozza del decreto di revisione degli organici non piace ai sindacati, che sono in agitazione. "Ci sono tendenze pericolose, come quella di non autorizzare deroghe alle norme sull'assegnazione dei docenti di sostegno, anche in casi gravissimi", polemizza Enrico Panini (Cgil-scuola). Aggiunge Alessandro Ameli (Gilda): "Il testo conferma una norma della Finanziaria per la quale abbiamo fatto uno sciopero. Il nostro giudizio è negativo". Secondo la Cgil, inoltre, "sono misure in linea con la scelta di ridurre la spesa per il personale scolastico del 15 per cento. Così diminuirà anche la qualità del l'istruzione pubblica". Il provvedimento elaborato dal dicastero dell'Istruzione non tocca gli organici della scuola materna e quelli dei docenti che assistono gli studenti disabili. La bozza del decreto stima, invece, per il prossimo anno scolastico, un "taglio" di 2.500 insegnanti elementari, quasi 2mila alle medie e circa 4mila alle superiori, per un totale di 8.494 posti in meno. Un'altra novità di rilievo del decreto consiste nello stabilire "organici regionali" dei docenti. È un vero e proprio passo verso il decentramento dell'amministrazione scolastica. Il ministero di Viale Trastevere è già ripartito in venti "direzioni regionali". Secondo le previsioni del provvedimento, toccherà proprio ai direttori regionali dell'Istruzione definire il contingente di insegnanti necessari. Il "taglio" previsto viene effettuato insieme a un'altra misura della Finanziaria che prevede la possibilità, per i docenti, di insegnare obbligatoriamente 18 ore settimanali, ma con la facoltà di arrivare fino a 24. In questo modo, secondo il ministero dell'Istruzione, l'area del precariato si ridurrà notevolmente. Va ricordato che diversi sono stati i tentativi di riduzione degli organici dei docenti attraverso le manovre finanziarie, a cominciare da quella del '97. Il personale scolastico, tuttavia, in questi anni ha continuato a crescere. Marco Ludovico

Mercoledì 30 Gennaio 2002