Il Resto del Carlino-Scuola, il tempo pieno e la scure di Tremonti

Scuola, il tempo pieno e la scure di Tremonti

Dopo quasi 40 anni il tempo pieno nella scuola rischia di saltare? No, non scherziamo. Forse non lo vuole nemmeno il ministro Moratti, incalzato dalla scure di Tremonti, che cerca di rastrellare soldi qua e là per far tornare i conti del debito pubblico. Noi ci giochiamo una mano: il governo ci penserà su due volte prima di ridurre pesantemente o stravolgere il tempo pieno alle elementari. Cortei e manifestazioni di piazza hanno già spinto la "lady di ferro" che guida la pubblica istruzione a tranquillizzare un po' i genitori imbufaliti. Intanto ha precisato che dal prossimo anno il "tempo pieno" diventerà flessibile, per ora pare in via sperimentale nelle sole prime classi. Le ore resteranno 40, ma gli insegnanti dovranno programmare le attività didattiche per 27 ore obbligatorie. Le dieci ore di mensa non saranno più considerate come tempo educativo e non incideranno nella fissazione degli organici degli insegnanti. Le altre tre ore, poi, saranno organizzate in base alla richiesta delle famiglie: insomma se ai genitori non piacerà l'offerta della scuola, potranno far uscire prima i loro figli. E proprio le famiglie (spalleggiate dai sindacati) hanno già fatto sapere che questa riforma non va: così com'è contemplata resuscita il vecchio doposcuola, che rischia di diventare un parcheggio per i bimbi meno fortunati.
Ora c'è un anno di tempo: ministro, rappresentanti degli insegnanti e dei genitori si mettano subito attorno a un tavolo per studiare le soluzioni migliori. Tremonti permettendo