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Il Piccolo-La Cgil boicotta gli Stati generali della scuola

La Cgil boicotta gli Stati generali della scuola Invece Cisl e Uil ci saranno. Tace la Guerra. L'organizzatore Forte: "Non li supplicheremo" UDINE "Li avevamo invitati, ma un invito si può anc...

30/11/2002
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Il Piccolo

La Cgil boicotta gli Stati generali della scuola
Invece Cisl e Uil ci saranno. Tace la Guerra. L'organizzatore Forte: "Non li supplicheremo"

UDINE "Li avevamo invitati, ma un invito si può anche non accettare. Le suppliche mi sembrerebbero fuori luogo. E comunque non siamo preoccupati perché, comunque, i sindacati ci saranno". Bruno Forte, l'ideatore degli Stati generali della scuola, in programma a Udine il 4 e 5 dicembre, incassa con serenità l'annunciata assenza dei sindacalisti di settore di Cgil, Snals e Cisl dalla tre giorni friulana. Il nuovo dirigente della Regione per l'attuazione dello Statuto delle lingue minoritarie ha infatti pur sempre in mano la garanzia della presenza di Cisl e Uil, che invieranno all'Ente Fiera Norberto Urli e Mario Gregoris, rispettivi membri di segreteria, e Ugo Previti, responsabile scuola Uil-Fvg.
Nulla da fare, invece, per la Cgil, la più dura nella contestazione all'impostazione degli Stati generali. All'assenza di Cgil-scuola, che in un comunicato parla di "iniziativa con finalità pre-elettorali e partitiche" e che anticipa per lunedì 2 dicembre, alle 16, un sit-in di protesta davanti alla sede della Direzione scolastica regionale a Trieste contro alcune disposizioni della Finanziaria, seguirà con ogni probabilità uguale decisione della Confederazione generale.
Le defezioni colpiscono più l'assessore regionale all'Istruzione Alessandra Guerra che il suo principale collaboratore. Mentre l'assessore leghista preferisce non commentare, Forte spiega i motivi per cui, ai sindacati di settore, era impossibile offrire di più. "Non potevamo spezzettare troppo gli interventi, il tempo non è tantissimo e i protagonisti al tavolo saranno molti", precisa l'ex direttore scolastico regionale, che aggiunge: "Gli Stati generali nascono con una loro logica: far partecipare tutti i soggetti del territorio e, a meno di un totale stravolgimento dell'impianto, non potevamo privilegiare i responsabili della scuola, ai quali comunque è stato offerto uno spazio in dibattiti su temi importanti".
Forte è convintissimo che l'appuntamento udinese sarà carico di risultati. "Se, come crediamo, il ministro Letizia Moratti darà il suo assenso alla richiesta della Guerra di una scuola con un "vestito" regionale, garantendo la concessione delle attese norme di attuazione in materia scolastica, non potrà certo trattarsi di una posizione formale. Sarà piuttosto l'indicazione precisa di un percorso". Un percorso che i sindacati contestano.
A questo proposito, alla Cgil assente, manda un messaggio Norberto Urli, della segreteria regionale Cisl: "Meglio sarebbe far sentire tutti la nostra posizione - afferma Urli -: la Cgil sottovaluta un'opportunità importante per far pesare l'opinione del sindacato. Noi, invece, non abbiamo alcuna intenzione di mancare al confronto con la Regione per spiegare che questi Stati Generali sono la strada sbagliata. Esprimeremo il nostro totale disaccordo nei confronti della devolution scolastica. Un Paese che si candida per la competitività, non può avere venti sistemi di istruzione diversi".
Marco Ballico


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