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Il Piccolo-I presidi: vogliamo il contratto

Nuove polemiche nel mondo della scuola mentre la riforma Moratti compie i primi passi I presidi: vogliamo il contratto Nodi della vertenza sono i tagli del personale e delle risorse ROMA - Un...

30/03/2003
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Il Piccolo

Nuove polemiche nel mondo della scuola mentre la riforma Moratti compie i primi passi
I presidi: vogliamo il contratto
Nodi della vertenza sono i tagli del personale e delle risorse

ROMA - Un nuovo fronte di battaglia nella scuola. Dopo la protesta degli insegnanti per il rinnovo del contratto di lavoro sfociata nelle manifestazioni di lunedì 24 marzo, è la volta di presidi e dirigenti. Che mercoledì prossimo, il 2 aprile, si incontreranno a Roma per un'assemblea nazionale dalla quale si leverà alta la voce "in difesa e per la valorizzazione della scuola pubblica e per il contratto della dirigenza scolastica". Nodi della vertenza: i tagli del personale e delle risorse, la precarizzazione del personale, la richiesta del bando di concorso ordinario dei dirigenti scolastici e di un piano di investimenti pluriennali "che valorizzi la scuola dell'autonomia e del suo personale, in primo luogo dei dirigenti scolastici".
Dalla fine del dicembre 2001, è scaduto il contratto della dirigenza e non sono state stanziate le risorse finanziarie nè è stato ancora emanato l'atto di indirizzo per il rinnovo. C'è dunque una situazione di pesante incertezza e di precariato della quale i presidi si lamentano. Tra l'altro, sulla dirigenza scolastica il Tar del Lazio "ha dato torto al ministero dell'Istruzione e ragione alla Cgil", fa sapere Enrico Panini, leader della Cgil-Scuola, ricordando che la questione della "riguarda alcune migliaia di posti liberi da capo di istituto e decine di migliaia di docenti con almeno sette anni di servizio". Così, il ministero non avrebbe bandito il concorso ordinario a posti di dirigente "preferendo lasciare al precariato e all'incertezza la direzione di diverse miglaia di scuole".
In questo clima di scontro frontale parte intanto l'attuazione della riforma Moratti. Cinque i provvedimenti a cui il ministero dell'Istruzione dà priorità: scuola dell'infanzia, primo ciclo (elementare e media), formazione degli insegnanti, valutazione del sistema di istruzione e alternanza scuola-lavoro. Saranno forse questi i primi cinque decreti legislativi che vedranno la luce, sempre se in presenza di fondi disponibili. Si sa poi che a settembre scatterà l'iscrizione anticipata alla prima classe della scuola materna ed elementare. I fondi, in questo caso, ci sono, anche se non basterebbero nell'ipotesi che tutte le famiglie interessate chiedessero di iscrivere in anticipo i propri figli. I soldi disponibili sono sufficienti per circa 80mila bambini.
Elisabetta Martorelli



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