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Il Nuovo - una scuola a 8 colori

Una scuola a otto colori" Interdisciplinarità, laboratori, percorsi personalizzati per gli studenti. Queste le tre parole d'ordine del liceo prossimo venturo secondo il ministro Moratti. ...

28/02/2003
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Il Nuovo

Una scuola a otto colori"

Interdisciplinarità, laboratori, percorsi personalizzati per gli studenti. Queste le tre parole d'ordine del liceo prossimo venturo secondo il ministro Moratti.
ROMA - Una scuola aperta dove interdisciplinarità, laboratori, percorsi personalizzati per gli studenti, sono tre degli elementi fondamentali. Le superiori del terzo millennio dovranno segnare una
inversione a 180 gradi rispetto al quadro attuale dell'istruzione superiore. L'annuncio è del ministro Letizia Moratti che ha aperto così i lavori del convegno di Fiuggi, davanti ai 250 "saggi" che stanno studiando il nuovo sistema educativo di istruzione e formazione per i ragazzi dopo i tredici anni. Sarà un "liceo dagli otto colori'', che metta al centro i giovani e che punti a far loro acquisire, innanzi tutto, capacità di risoluzione dei problemi e conoscenza della cultura dell'immagine e del suo linguaggio nella società moderna.

L'artistico, il classico, delle scienze umane, economico, linguistico, musicale, scientifico e tecnologico delineranno tutti insieme il nuovo volto. ''Per noi - ha detto il ministro - la cosa più importante nel liceo è la centralità dello studente; anche nel liceo, dunque, le materie sono strumenti finalizzati alla crescita dei giovani. Il punto centrale e di partenza restano, cioè, prima di tutto i ragazzi e le ragazze". Si deve rovesciare il paradigma classico, e i percorsi disciplinari - ha sottolineato la Moratti - devono diventare lo strumento per l'elaborazione del profilo professionale e culturale di uscita degli studenti dai licei e non viceversa, anche perché "l'attenzione alla persona in una prospettiva di formazione per tutto l'arco della vita, long life learning - ha aggiunto - ci consentirà di inserirci nel contesto europeo e vincere le sfide future".

I 250 esperti, suddivisi in commissioni, si confronteranno sino a domani, sul futuro dei licei, i piani di studio e i contenuti della riforma per elaborare una proposta finale. Nella prima giornata dei lavori di Fiuggi si è dunque cominciata ad affrontare la questione del profilo educativo e culturale dello studente alla fine del secondo ciclo di istruzione; in altre parole, ciò che i ragazzi dovrebbero conoscere e saper fare al termine del percorso dei licei. Letizia Moratti ha concluso sottolineando ancora una volta la "necessità e l'importanza di realizzare percorsi liceali culturalmente qualificati, scientificamente validati, ma soprattutto riconoscibili e


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