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Il Nuovo-Una grandiosa manifestazione nazionale

Scuola, la Cgil in piazza il 12 aprile Una "grandiosa manifestazione nazionale" è la "prima risposta" che la Cgil Scuola intende dare all' approvazione della legge di riforma del settore. Confer...

13/03/2003
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Il Nuovo

Scuola, la Cgil in piazza il 12 aprile

Una "grandiosa manifestazione nazionale" è la "prima risposta" che la Cgil Scuola intende dare all' approvazione della legge di riforma del settore. Confermato lo sciopero nazionale del 24 marzo.
ROMA - "Una grandiosa manifestazione nazionale contro la riforma Moratti". La manifestazione del 12 aprile, ''co-promossa da un vasto
schieramento'', secondo Enrico Panini, segretario generale dell Cgil Scuola, ''rappresenterà la prima grande risposta contro una legge illegittima sul versante costituzionale e devastante per gli effetti che produrrà sui livelli di istruzione nel Paese, con l' introduzione della rigida separazione fra scuola e accesso al lavoro''.

Per Panini gli effetti ''immediati e dirompenti'' della riforma, che si manifesteranno già dal prossimo settembre, sono: ''un anno in meno di scuola obbligatoria; circa 50 mila ragazze e ragazzi che, iscrittisi a gennaio per assolvere l' obbligo nella scuola secondaria, ora avranno una ragione in meno per continuare gli studi; l' introduzione dell' anno anomalo, ovvero a 15 anni le ragazze ed i ragazzi saranno senza obbligo scolastico ma, contemporaneamente, senza possibilità di fruire di altri percorsi per i quali l' età minima di accesso è di 16 anni; l' anticipo nelle iscrizioni per la scuola dell' infanzia ed elementare avverra' in condizioni di grande incertezza''.

''Il voto di oggi del Senato - dice ancora Enrico Panini - consegna al Paese una legge sulla scuola della quale non si sentiva il bisogno, come dimostrano ampiamente il tormentato iter parlamentare e la grande opposizione registrata nelle scuole e nel Paese''.

In previsione ''del lungo percorso che porterà ai decreti attuativi'' della legge di riforma, la Cisl e la Cisl scuola ritengono che ''si debba aprire un immediato confronto tra il Ministro e le Organizzazioni sindacali, per la ricerca di approdi condivisi che sgomberino il campo da soluzioni dannose per la scuola , la sua utenza e i suoi lavoratori''.

''I decreti delegati - si legge in un comunicato - possono essere l' occasione di un confronto a tutto campo che finora è mancato. La riforma introduce anche nuovi scenari per le professionalità che si esprimono nella scuola e le situazioni di lavoro ipotizzabili inducono ancor di più a reclamare la definizione del contratto per il comparto scuola, senza il quale si confermerà, oltre allo sciopero del 24 marzo, tutta la nostra mobilitazione''.

Cisl e Cisl-Scuola ritengono inoltre ''a difesa degli interessi legittimi dei giovani e delle famiglie, che debbano essere date certezze di risorse finanziarie e di servizi a sostegno del cammino attuativo della riforma. In particolare, sin da subito, poichè non è possibile immaginare che l'anticipo previsto nel sistema scolastico, con particolare riferimento a quello nella scuola elementare, sia garantito ad una minoranza di allievi e non a tutti, vanno definite le azioni perchè venga evitata una così dannosa eventualita'''.


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