Il Nuovo-Sperimentazione, la Moratti "grazia" 600 scuole

Sperimentazione, la Moratti "grazia" 600 scuole

Tutte e 800 le scuole che hanno chiesto di anticipare la riforma dell'Istruzione potranno farlo. Ma solo nelle 200 "elette" materne ed elementari sarà consentito di abbassare l'età dell'ingresso.
di Alberico Giostra
ROMA - Anche le scuole che hanno offerto la propria disponibilità alla sperimentazione della Moratti e che non faranno parte dell'elenco delle 200 prescelte, potranno comunque effettuarne una parte. Saranno quindi in tutto 800 le scuole italiane che potranno saggiare a partire dal 20 settembre alcuni aspetti della riforma del ministro dell'Istruzione.

Le 600 che non avranno i requisiti per far parte del gruppo delle 200 "fortunate", potranno comunque sperimentare il maestro tutor, la lingua straniera (solo inglese e non francese spagnolo o tedesco) e l'informatica. Tutti gli aspetti, quindi, meno l'anticipo dell'ingresso alle scuole dell'infanzia e a quella elementare. E potranno anche estendere la sperimentazione a tutte le sezioni e a tutte le classi a patto che l'introduzione della sperimentazione superi l'esame del collegio dei docenti, collegi che, a sentire il ministero, avrebbero in oltre il 50% delle 800 scuole candidate dato il loro assenso.

Fervono dunque i lavori nelle 800 scuole italiane soprattutto per adeguare le proprie attrezzature e prepararsi alla gestione dei pacchetti informatici di aggiornamento didattico allestiti dall'Indire di Firenze. Aggiornamento che si avvarrà anche della collaborazione degli ispettori scolastici e delle Università. Inoltre le scuole potranno utilizzare un forum telematico che sarà presto reso disponibile nel sito del Ministero dell'Istruzione per scambiarsi informazioni sulla sperimentazione.

Ma quando saranno decise le 200 scuole che introdurranno la sperimentazione integrale? Domani e dopodomani in un conclave che si svolgerà al Ministero dell'Istruzione. Alla riunione plenaria parteciperanno i 20 Direttori scolastici regionali alla presenza per i primi dieci, quindici minuti del Ministro Moratti, del direttore generale del Ministero Pasquale Capo appena confermato nel suo ruolo, del responsabile della Formazione Giuseppe Cosentino, di Silvio Criscuoli, del responsabile dell'Indire Pietro Biondi e del professor Giuseppe Bertagna, primo "progettista" della riforma Moratti.

Intanto, i Comuni italiani confermano la valutazione ''complessivamente negativa'' già espressa sul disegno di legge di riforma scolastica in discussione in Parlamento, e pongono paletti e condizioni precise per l'avvio della sperimentazione. Sostengono i Comuni che ''occorre considerare la possibilità di formare sezioni di età compresa tra i 2 anni e mezzo e i 3 anni e mezzo, con un rapporto bambini-educatori che tenga conto della legislazione regionale e di poter usufruire di locali, di servizi ausiliari e igienici idonei''.

E ancora: ''E' necessario che non vi siano liste di attesa riguardanti le scuole interessate e che il personale sia specificamente formato''. Infine, per i Comuni ''sarebbe assai opportuno che la sperimentazione si svolgesse nei plessi in cui sono presenti tanto le scuole per l'infanzia quanto le scuole elementari, in modo da non creare problemi organizzativi e difficoltà alle famiglie''.

(11 SETTEMBRE 2002; ORE 19:00)