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Il Nuovo-Scuola, il voto di condotta piace alle famiglie

Scuola, il voto di condotta piace alle famiglie Tre genitori su quattro giudicano molto positiva la reintroduzione del voto di condotta prevista dalla riforma Moratti. Per le famiglie la discipli...

13/05/2003
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Il Nuovo

Scuola, il voto di condotta piace alle famiglie

Tre genitori su quattro giudicano molto positiva la reintroduzione del voto di condotta prevista dalla riforma Moratti. Per le famiglie la disciplina deve essere oggetto di valutazione come le altre materie
di Manuela Sasso
MILANO '#8211; Il vecchio voto di condotta sarà presto reintrodotto nella scheda di valutazione, come prevede la riforma Moratti. Detestato e temuto dagli studenti, riceve invece il plauso di mamma e papà. Circa tre genitori su quattro ne danno infatti una valutazione positiva o molto positiva.

Lo dice il Primo Rapporto Nazionale sulla Scuola curato da Eurispes e da Liberal che espone le opinioni dei genitori sul sistema scolastico italiano alla luce della più recente riforma. Il rapporto sottolinea un altro aspetto della riforma molto gradito alle famiglie: la possibilità concessa alle regioni di introdurre nei programmi scolastici discipline legate alle realtà locali.

Per ora il voto di condotta compare nella scheda di valutazione, ma è puramente indicativo. Con l'applicazione della riforma Moratti, invece, tornerà a "far media" con le altre materie. E potrebbe compromettere l'anno scolastico di studenti dai voti non proprio brillanti.

Per i giovani indisciplinati arriveranno tempi duri. Chi, a fronte del brutto voto in condotta e delle lamentele degli insegnanti, sperava nell'assoluzione da parte della famiglia sbaglia indirizzo. I genitori intervistati, infatti, accolgono favorevolmente il voto di condotta. La disciplina, sostengono, deve essere oggetto di valutazione, al pari delle altre materie. Di orientamento contrario è solo il 19,8 per cento del campione.

Il 62 per cento dei genitori intervistati giudica poi positivamente la possibilità che le Regioni possano introdurre materie legate alle realtà locali. E, ancora, via libera al provvedimento che introduce lo studio della lingue straniera e l'uso del computer fin dalla prime elementare. L'85 per cento degli intervistati è favorevole a un provvedimento giudicato 'strategico' per il futuro inserimento dei figli nel mondo del lavoro. Amplissimo consenso (74,1 per cento) anche per l'alternanza scuola/lavoro, come mezzo per conseguire l'ambito diploma.


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