FLC CGIL
Contratto Istruzione e ricerca, filo diretto

https://www.flcgil.it/@3774807
Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Il Nuovo-Scuola, i sindacati attaccano: Mancano i soldi

Il Nuovo-Scuola, i sindacati attaccano: Mancano i soldi

Scuola, i sindacati attaccano: Mancano i soldi Le preoccupazioni dei sindacati: riforma varata senza copertura finanziaria, divisioni nella maggioranza tacitate, ma non risolte, e rischio di mini...

13/03/2003
Decrease text size Increase text size
Il Nuovo

Scuola, i sindacati attaccano: Mancano i soldi

Le preoccupazioni dei sindacati: riforma varata senza copertura finanziaria, divisioni nella maggioranza tacitate, ma non risolte, e rischio di miniriforme "regionali" discriminatorie.
MILANO - "Ora che la nuova riforma è stata approvata apriamo un confronto, con il sindacato, per la definizione dei decreti di attuazione". Gli uomini della Uil scuola, sono i primi, tra i rappresentanti dei lavoratori, a muoversi, e a dettare alle agenzia un appello per l'apertura di un tavolo programmatico. Ma sulla riforma della scuola appena varata, la voce dei sindacati, tuona da tempo, e spesso per criticare le scelte del governo. Molte, sostengono, le incognite e i passaggi che non convincono.

Tanto per cominciare, la legge prevede almeno due anni di "interregno" nei quali dovranno essere emanati gli ormai famigerati (accompagnano, infatti, ogni legge dello Stato) decreti attuativi. Sono i provvedimenti che caleranno nel concreto le nuove norme di indirizzo, che indicheranno come e quando le scuole dovranno trasformarsi, che assegneranno modalità e tempi ai cambiamenti.

Il primo problema che li riguarda è economico: la Camera infatti ha ritoccato la copertura finanziaria del provvedimento, subordinando l'emanazione dei decreti attuativi (che determinano, ovviamente, nuove spese), all'entrata in vigore dei "provvedimenti legislativi che stanzino le occorrenti risorse finanziarie".

Insomma: prima i soldi, poi le nuove norme. Per i sindacati il problema non è di poco conto: varare ufficialmente la riforma, rimandandone a un secondo momento l'approvazione dei capitoli di spesa, significa, in sostanza, lanciare una "scatola vuota", buona forse come propaganda governativa, ma che rischia di modificare il modificabile, lasciando in sospeso il resto, magari a tempo indeterminato. Il premier ha personalmente garantito che la copertura finanziaria delle legge sarà una "priorità del governo". Ma, di fatto, i sindacati non si fidano.

Così come guardano con sospetto gli ordini del giorno fissati sulla maggioranza, in tema di decreti attuativi, di sostanziale importanza. Ad esempio quello dell'Udc che vincola il governo a ritardare l'attuazione della norma che anticipa l'età scolastica. Punti estremamente rilevanti della riforma, insomma, dopo essere stati sbandierati come "una realtà già approvata", rischiano di essere rimessi in discussione per le divisioni interne alla stessa maggioranza, e di non arrivare a una definizione.

D'altronde, l'anticipo scolastico resta uno dei punti più discussi, oltre che dai partners di governo, da sindacati e opposizioni. Per la Moratti è "un'opportunità offerta alle famiglie". Ma anche qui - è la critica dei detrattori - la legge è incerta. Prevede che l'attuazione sia "graduale" e la subordina alle intese con gli enti locali. Risultato: (sostengono le critiche) la riforma rischia di partire a macchia di leopardo, aprendo la strada a "discriminazioni" locali, e tra famiglie.

Pareri discordi, dunque, e molta carne al fuoco. La vera riforma della scuola, dopo il varo di oggi, si decide in realtà in questi 24 mesi nei quali si stabiliscono le norme di attuazione. La battaglia, insomma, sembra appena cominciata


La nostra rivista online

Servizi e comunicazioni

Seguici su facebook
Rivista mensile Edizioni Conoscenza
Rivista Articolo 33
Filo diretto sul contratto
Filo diretto rinnovo contratto di lavoro
Ora e sempre esperienza!
Servizi assicurativi per iscritti e RSU
Servizi assicurativi iscritti FLC CGIL