Il Messaggero-Scuola Concorso bloccato: 1500 presidi in agitazione

Scuola Concorso bloccato: 1500 presidi in agitazione

ROMA - Stop al concorso per i presidi dal ministero dell'Economia. "Per esigenze di contenimento della spesa" viene negato il placet ai bandi, pronti da mesi in sede tecnica. Lo ha reso noto l'Associazione nazionale presidi (Anp), che ha reagito dichiarando lo stato di agitazione, chiedendo l'intervento del presidente del Consiglio e rendendo noto che oltre 1.500 presidi incaricati sono pronti a rimettere immediatamente il mandato in segno di protesta. "Si tratta di un fatto gravissimo - ha affermato il presidente dell'Anp Giorgio Rembado - che priva oltre 1.500 presidi incaricati, che da anni svolgono le funzioni di capi di istituti, della possibilità di regolarizzare il proprio rapporto di lavoro e altrettante scuole della possibilità di ricevere una guida stabile, condannandole invece al perenne carosello di presidi nominati per un solo anno. Priva migliaia di docenti di ogni legittima prospettiva di sviluppo di carriera e non realizza alcuna economia di spesa, in quanto agli incaricati spetta per contratto un'indennità pari alla differenza fra il loro stipendio e quello dei dirigenti effettivi".
Protesta anche la Cgil-scuola. Enrico Panini, segretario nazionale, denuncia che "dall'assegnazione dei fondi destinati agli istituti statali scompaiono 12 miliardi di lire". Secondo Panini tali fondi verrebbero "destinati alle private". Intanto, il 12 aprile si autoconvocano gli esperti nominati dall'ex ministro De Mauro per decidere iniziative "in difesa dell'istruzione pubblica".