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Il Messaggero-Elementari, in prima e seconda libri d'inglese a pagamento

SCUOLA Elementari, in prima e seconda libri d'inglese a pagamento La denuncia dell'associazione genitori: dal Comune niente cedole per i testi gratuiti. Poche risorse anche per l'informati...

26/09/2003
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Il Messaggero

SCUOLA
Elementari, in prima e seconda libri d'inglese a pagamento
La denuncia dell'associazione genitori: dal Comune niente cedole per i testi gratuiti. Poche risorse anche per l'informatica
Inglese col contagocce, informatica poco e niente. E soprattutto: testi a pagamento, niente cedole per le prime e le seconde. Molti hanno fatto come alla 'S.Cleto' dove vengono fotocopiate delle schede per risparmiare, altri come alla 'Bitossi' invitano i genitori a mettersi direttamente in contatto con la casa editrice per l'acquisto del libro a 8 euro. E' il tam tam di brutte notizie raccolto dall'Unione italiana genitori all'indomani dell'inizio delle lezioni: "I Comuni non hanno la copertura finanziaria per i libri di testo d'inglese e informatica gratuiti anche per la prima e la seconda elementare". Confermano dal Comune: "Ancora non ci sono stati i nuovi trasferimenti dallo Stato alle Regioni, quindi i Comuni si regolano sulla situazione dell'anno precedente". Ma non è tutto. "La sperimentazione non è partita a regime - spiega la presidente dell'associazione Donatella Poselli - e mentre per l'inglese stanno finendo di assegnare gli insegnanti, per quanto riguarda l'informatica, è il caso di dire: chi l'ha vista? Ancora non si sa chi se ne deve occupare, non ci sono insegnanti specializzati garantiti dal Csa come per l'inglese, non sono state previste risorse aggiuntive".
In pratica, le elementari che già avevano attivato progetti e sperimentazioni anche prima della riforma, hanno continuato a portarle avanti. Quelle che per mancanza di mezzi economici o di spirito d'iniziativa erano sprovviste di computer e laboratori, non hanno improvvisamente sono rimaste al palo. "Insomma, a regime come materia di scuola non è in grado di poterla garantire quasi nessuno". L'Unione italiana genitori punta l'indice anche sulla preparazione "elementare dei docenti". Nel corso degli anni con vari progetti nazionali sono stati istituiti dei corsi ad hoc, a dicembre saranno formati altri 16 mila insegnanti, in modo che tutti possano essere in grado di turnare nel laboratorio. "Ma qual è il loro reale grado di preparazione? Specie alle elementari ci sono tanti autodidatti".
Un po' meglio va per l'inglese: gli insegnanti stanno arrivando ma non vengono assegnati scuola per scuola ma in base alle ore. "Vuol dire che i docenti sono costretti a fare le trottole da un istituto all'altro per poter coprire le 25 ore a settimana, senza così garantire una presenza continuativa. Inoltre, le scuole e le famiglie ancora non sanno se serviranno libri aggiuntivi o schede, visto che né inglese né informatica di fatto sono partiti".
Quanto al materiale informatico presente nelle scuole, le statistiche collocano Roma in una posizione intermedia, in alcuni casi buona. Tecnici ed elementari rappresentano le realtà più vivaci, e tra i bambini piccoli e il computer è amore a prima vista, un gioco di cui solo loro conoscono tutti i segreti. Eppure la situazione non è delle più rosee. Lo stesso direttore scolastico regionale, Francesco de Sanctis, allo scoccare del nuovo anno scolastico ha ricordato le risorse messe in campo per attuare la riforma ma ha anche lanciato una sorta di Sos ad aziende, istituzioni, enti locali, privati, invitandoli a fornire alla scuole i computer dismessi, perché "ognuno deve fare la sua parte". Gli istituti tecnici sono quelli che se la passano meglio sia in termini quantitativi che qualitativi. Questo anche perché possiedono due figure che spesso mancano nelle altre scuole: gli assistenti tecnici e di laboratorio. Questo carenza, negli altri istituti, viene colmata grazie ai docenti stessi, che devono occuparsi non solo della didattica ma pure della stampante che non funziona, del cavetto che manca, del virus e dell'antivirus. Il fondo d'istituto con cui vengono ricompensati diminuisce però di anno in anno, e questo porta a far sì che spesso i laboratori restino chiusi più del necessario. Dulcis in fundo, i furti: restano un problema grande, le scuole più ricche corrono ai ripari dotandosi di porte blindate e sistemi d'allarme, le altre sperano ogni notte di essere graziate.
R.Tro.


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