Il Mattino - Ministro, via dalle scuole il libro di Bobbio

Ministro, via dalle scuole il libro di Bobbio"
Consigliere di FI a Pesaro scatena la polemica

Un libro-intervista del senatore a vita Norberto Bobbio, "Dialogo intorno alla Repubblica", inserito a Pesaro, su iniziativa di una trentina di insegnanti, tra le letture prescelte per 850 studenti. Un'interrogazione di un consigliere provinciale di Forza Italia, Pierugo Boni, al presidente della Provincia - l'ex senatore diessino Palmiro Ucchielli - con la richiesta di far ritirare il libro dalle scuole, sollecitando anche l'intervento del ministro Letizia Moratti, perché, spiega Boni, il libro è diffamatorio nei confronti del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. La risposta, dura, di Ucchielli: "Forse il consigliere Boni non conosce Norberto Bobbio. La furia iconoclasta di Boni verso chi non la pensa come lui ha sbagliato bersaglio". E la polemica, manco a dirlo, è assicurata.
Il rappresentante degli "azzurri" giustifica la sua presa di posizione con il fatto che Bobbio diffama Berlusconi, in particolare laddove si sostiene che "Forza Italia non si riallaccia affatto alla tradizione liberale italiana... è dunque un partito eversivo e Berlusconi se ne rende effettivamente conto".
"Una presa di posizione che ha portato il novello Icaro a bruciacchiarsi le ali" gli fa sapere Ucchielli, in una polemica che dedica poi molto spazio alle contrapposizioni in sede locale, ma la vicenda non resta senza eco anche a livello nazionale. Durissimo lì'intervento dell'ex ministro diessino Luigi Berlinguer per il quale da vari esponenti della Casa delle libertà arrivano "preoccupanti segnali" dai quali si desume la volontà di "portare al rogo dei libri in piazza". "Mi preoccupa - dice Berlinguer - una spettro da non trascurare. Se mettiamo in fila le dichiarazioni di Storace, le iniziative di An apparse sul suo sito lombardo con liste di proscrizione, quelle a Bologna del Telefono spia sui docenti non allineati , abbiamo già un elenco che sembra portare al rogo dei libri in piazza e ad una Casa delle libertà con le inferriate alle finestre".