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IL MANIFESTO_Nel gorgo della scuola - CONGRESSO CGIL SCUOLA

Nel gorgo della scuola CONGRESSO Difesa dell'istruzione pubblica e del salario CINZIA GUBBINI 396 delegati e 104 invitati. Il IX congresso nazionale della Cgil scuola si apre oggi al Palazzo de...

24/01/2002
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il manifesto

Nel gorgo della scuola
CONGRESSO Difesa dell'istruzione pubblica e del salario
CINZIA GUBBINI

396 delegati e 104 invitati. Il IX congresso nazionale della Cgil scuola si apre oggi al Palazzo dei Congressi di Salsomaggiore Terme. "Una scuola pubblica di qualità per tutti e per ognuno" è il titolo dell'incontro, in cui la parola "pubblico" è già una chiara presa di posizione contro il nuovo corso della politica scolastica governativa (che per prima cosa ha tolto proprio quell'aggettivo dal nome del dicastero dell'istruzione).
Il cuore della tre giorni sarà proprio una serrata discussione sul progetto di "riforma" che il ministro Moratti depositerà venerdì prossimo sul tavolo del Consiglio dei ministri. "L'attacco all'istruzione e alla formazione è uno dei punti centrali della politica governativa - spiega il segretario generale Enrico Panini - manovre che incidono profondamente sulle radici culturali del paese e sulla vocazione laica, pluralista, democratica della scuola". Una sfida che supera i confini della "categoria", dunque; e di questo la Cgil scuola sembra essere pienamente consapevole: "Bisogna iniziare a ragionare in modo articolato anche sul processo di globalizzazione - continua il segretario - Basti pensare che presto ben 100 milioni di persone nel mondo saranno interessate alla formazione a distanza; un bacino d'utenza su cui il Fondo monetario internazionale sta già investendo consistenti risorse". E se la garanzia dell'accesso all'istruzione diventa una nuova frontiera da proteggere, rimangono sul tappeto i problemi della categoria degli insegnanti. Ancora lontani i famosi "stipendi europei". Preoccupa, dunque, la finanziaria che taglia al settore dell'istruzione il 15% dei fondi: "su quali risorse apriremo un confronto?" si chiede Panini. Intanto il sindacato si prepara allo sciopero del 15 febbraio indetto dai confederali, a cui gli insegnanti parteciperanno per l'intera giornata insieme alle altre categorie del pubblico impiego. "Se ci saranno risultati, bene - dichiara il segretario - altrimenti ritengo che Cgil, Cisl e Uil dovranno proclamare lo sciopero generale".
La Cgil scuola, rispetto al precedente congresso nazionale ('96), presenta il 23,8% in più di iscritti; in preparazione del congresso si sono svolte circa duemila asssemblee di base. La mozione firmata da Cofferati ha ottenuto il 72,2%, mentre alla mozione firmata da Patta è andato il 27,8% dei voti. Finita l'esperienza di governo del centrosinstra, la Cgil scuola soffre meno i dissidi interni: l'attacco del centro-destra è talmente pesante da aver ricompattato le sue anime. Ma i punti di divisione non mancano. Dai modelli di contrattazione - l'ala sinistra vorrebbe che i temi economici e professionali fossero più collegati alle questioni dell'organizzazione del lavoro - al livello di rappresentatività interna riconosciuta agli insegnanti, ai dirigenti scolastici e al personale tecnico e amministrativo; fino al nodo della regionalizzazione. Il cambiamento del titolo V della Costituzione e la "devolution" fanno dell'istruzione una delle nuove competenze regionali, quindi anche il sindacato dovrà darsi una struttura più decentrata. Ma in che modo?


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