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Il Manifesto-la promessa dei soldi

Scuola, la promessa dei soldi Il ministro: 19 mila miliardi in 5 anni. Soddisfazioni e dubbi tra i sindacati: è un bluff? LUCA FAZIO Moratti Letizia, che di miliardi se ne intende, ieri ...

29/11/2001
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il manifesto

Scuola, la promessa dei soldi
Il ministro: 19 mila miliardi in 5 anni. Soddisfazioni e dubbi tra i sindacati: è un bluff?
LUCA FAZIO

Moratti Letizia, che di miliardi se ne intende, ieri ha calato un bell'asso di denari per impressionare i sindacati della scuola. "Ci sono 19.000 miliardi a disposizione della scuola per i prossimi 5 anni", ha promesso il ministro della "pubblica" istruzione (congiuntura internazionale permettendo...). "L'obiettivo - precisa una nota del ministero - è quello di riportare la scuola italiana a livelli di eccellenza nel confronto internazionale, puntando sulle zone che hanno bisogno di forte solidarietà".
Con alcune priorità reclamizzate sulla carta: riforma degli ordinamenti, innovazione tecnologica, valorizzazione professionale del personale, spesa per l'autoaggiornamento, aumento dello stipendio ai dirigenti, riduzione della dispersione scolastica, obbligo formativo, edilizia, diritto allo studio e finanziamento alle scuole paritarie. Calata la carta più preziosa, la partita è appena cominciata.
Le reazioni dei sindacati non si sono fatte attendere. La Cgil non si fida e non ha intenzione di abbassare la guardia. La Cisl batte le mani. Lo Snals si associa. La Uil si riserva di approfondire la questione. L'Unicobas non ci sta. Il Gilda esulta. "Per noi sono solo promesse - dichiara Enrico Panini, segretario della Cgil scuola - e vorremmo che ci fossero degli impegni scritti. E' davvero presto per dire che il governo sta rivedendo le proprie convinzioni per quanto riguarda la necessità di valorizzare l'istruzione pubblica. Il nocciolo è questo: quante sono le risorse nuove e quanti invece i risparmi o i reinvestimenti?". La Cgil, insomma, non si è fatta impressionare: "Se il governo non prenderà impegni concreti sappia che lo scontro con la Cgil scuola sarà a tutto campo".
Seppur con alcuni dettagli di fondamentale importanza ancora da capire, per la Cisl quello di ieri è stato un colloquio positivo. "Rispetto ad uno scenario difficile - spiega Daniela Colturani, segretario della Cisl scuola - ci siamo trovati di fronte a cifre significative: ora occorrerà capire come saranno allocate".
Massimo Di Menna, segretario della Uil scuola, pur valutando positivamente l'atteggiamento della Moratti che si è detta disponibile a confrontarsi con i sindacati, non si lascia trascinare dall'entusiasmo: "Ora si dovrà verificare la disponibilità concreta e il fatto che questi finanziamenti vadano come promesso a disposizione della scuola pubblica".
Soddisfatto lo Snals: "C'è stato un impegno del governo di assumere la scuola come punto centrale dello sviluppo", si felicita il segretario Fedele Ricciato. Di tutt'altro avviso Stefano D'Errico, Unicobas: "E' solo il tentativo di dare l'impressione di un impegno costruttivo per la scuola, mentre i fondi rimangono al di sotto delle necessità". I Verdi, scettici, fanno due conti e pensano a un bluff: "Davvero curioso, in finanziaria si fanno tagli e per il futuro remoto si promettono cifre stratosferiche".


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