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Il Giorno-Ufficiale: meno 240 cattedre nelle superiori del Milanese

Ufficiale: meno 240 cattedre nelle superiori del Milanese Sono 240 gli insegnanti delle superiori di Milano e provincia che - per effetto della legge finanziaria e dei conseguenti accorpamenti d...

29/04/2003
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Il Giorno

Ufficiale: meno 240 cattedre nelle superiori del Milanese

Sono 240 gli insegnanti delle superiori di Milano e provincia che - per effetto della legge finanziaria e dei conseguenti accorpamenti di ore di insegnamento - si ritrovano teoricamente senza una cattedra, in attesa di una sistemazione da parte del Csa (l'ex Provveditorato).
Lo si legge nei dati ufficiali presentati ieri dalla Direzione regionale scolastica ai sindacati regionali della scuola nell'ultimo dei confronti dedicati alla definizione degli organici per l'anno scolastico 2003-2004.
Le cifre dicono che complessivamente, nelle superiori di Milano e provincia, le cattedre scenderanno dalle attuali 11.238 a 10.975, con un taglio di 263 unità e con la costituzione di 375 cattedre "esterne", vale a dire realizzate unificando spezzoni di orario esistenti in due o più istituti.
Alle 10.975 cattedre programmate per il 2003-2004 sarà quindi affidata la preparazione dei 123.660 ragazzi che, secondo i calcoli del ministero dovrebbero frequentare le superiori nel prossimo anno scolastico.
Restano invece, per ora, senza una collocazione precisa i titolari delle 240 cattedre "a zero ore", che diventano 595 in tutta la Lombardia.
Così come resta senza una risposta precisa la domanda su come verranno coperte nel prossimo anno scolastico le supplenze brevi, se in ogni scuola tutti i docenti avranno l'orario di 18 ore settimanali completamente coperto, senza nessuna di quelle "ore a disposizione" che oggi consentono ai presidi di rimediare alle assenze impreviste e alle malattie di breve durata.
Nell'incontro di ieri il direttore regionale Dutto ha anche assicurato l'attenzione del Ministero ai particolari problemi di organico della Lombardia.
Espressione che può essere interpretata come la disponibilità di Roma a garantire alla Lombardia un pacchetto aggiuntivo di posti.
In questo caso - hanno già fatto sapere i rappresentanti regionali di Cgil, Cisl, Uil e Snals - le nuove disponibilità dovrebbero essere indirizzate in modo particolare sulle medie inferiori, con specifica attenzione per il tempo pieno, l'educazione degli adulti e l'educazione musicale.
Su questi argomenti le rappresentanze sindacali regionali torneranno a incontrarsi con la Direzione regionale scolastica entro il prossimo 13 maggio.
In quella sede i sindacati solleciteranno anche interventi per migliorare nelle singole province il rapporto alunni-posti, avvicinandolo al dato medio complessivo pari all'11.49.
Nel frattempo però le medesime organizzazioni hanno in programma di riprendere gli incontri "triangolari" con l'Amministrazione provinciale, e in particolare con gli assessori all'Istruzione e alla Formazione professionale, sui problemi delle strutture e degli edifici scolastici.

di Giorgio Guaiti


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