Il Giorno-Minaccia la libertà di insegnare"

Minaccia la libertà di insegnare"

LODI '#8212; I docenti dell'Itis "Volta" proclamano l'agitazione. "Un danno umano e didattico per gli allievi" definiscono la riforma Moratti e in una lettera aperta al Ministro dell'Istruzione elencano i problemi e i disagi che l'organizzazione scolastica si troverà ad affrontare. La nuova normativa che riguarda gli orari, "basata su puri calcoli artimetici" '#8212; si legge nel testo della lettera aperta '#8212; , potrà forse portare a un risparmio attraverso un non utilizzo, ossai un licenziamento di fatto, di colleghi precari supplenti e a breve termine il trasferimento dei docenti in ruolo, ultimi in graduatoria. "Però avrà effetti che ledono gravemente la qualità dell'insegnamento, non solo nel nostro istituto, ma in tutte le scuole pubbliche". I docenti del "Volta" invitano pertanto il ministro Moratti a rivedere queste disposizioni che avviano la scuola a un inevitabile declino didattico e motivazionale per docenti e studenti.
"Dove sono finite la continuità e la qualità didattica? La scuola '#8212; si legge ancora nel documento del collegio dei docenti '#8212; non si può gestire come se fosse un'azienda: noi non produciamo "pezzi", il nostro è un complesso processo di apprendimento-insegnamento in cui è essenziale proprio la continuità, il conoscersi, il costruire anche su tempi lunghi un rapporto positivo per l'apprendimento, cosa questa che ora verrà negata". Mancando infatti la continuità sulle classi, i docenti vedono lesa anche la libertà di insegnamento. Pertanto proclamano "lo stato di agitazione che potrà concretizzarsi nel rifiuto di coprire le supplenze.