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Il Giorno-Milano-In coda per una supplenza

In coda per una supplenza Apertura fra ombra e polemiche ieri per le graduatorie dei docenti precari di scuole materne, elementari e superiori. Le operazioni di assegnazione delle cattedre sono ...

23/07/2003
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Il Giorno

In coda per una supplenza

Apertura fra ombra e polemiche ieri per le graduatorie dei docenti precari di scuole materne, elementari e superiori. Le operazioni di assegnazione delle cattedre sono iniziate con le scuole materne e alcune discipline per gli insegnanti di sostegno delle superiori. L'iter burocratico deve concludersi entro il 31 luglio.
I posti a disposizione sono in tutto 5.000.
Nel selezionare i candidati si è cercato di evitare la convocazione di un numero eccessivo di aspiranti supplenti che l'anno scorso ha dato luogo a non poche polemiche.
Ieri mattina, come tutti gli anni, decine di persone si sono presentate davanti alle porte del Provveditorato agli Studi di via Ripamonti per mettersi in nota.
L'attesa, interminabile, è stata resa ancora più intollerabile dal caldo e anche per quest'anno non sono mancate le polemiche sull'organizzazione delle assegnazioni.
Come sempre qualcuno ha denunciato la mancanza di alcune cattedre nell'elenco di quelle disponibili.
Ma c'è qualcosa che innervosisce e preoccupa più delle code.
È l'ordinanza del Tar del Lazio di settimana scorsa. Questa prevede che vengano tolti 18 punti a tutti i precari appartenenti alla terza fascia. Tradotto in termini pratici, uno scavalcamento da parte dei precari che hanno prefequentato la SILSIS, la scuola biennale di propedeutica all'insegnamento.
Un'ordinanza questa, che se entrerà in vigore sconvolgerà le procedure di assegnazione e causerà non poca tensione.
Infatti, se da una parte i precari di terza fascia non hanno alcuna intenzione di vedersi tolti 18 punti in graduatoria, dall'altra, se dovesse passare l'imput del Tar, le graduatorie dovranno essere compilate nuovamente.
Adesso si aspetta la decisione del Ministero della Pubblica Istruzione, che potrebbe anche decidere di congelare la sentenza.
Intanto, Antonio Zenga, Provveditore agli studi di Milano, rimane sulla difensiva: "Intanto il Ministero non si è ancora pronunciato - di ce - quindi credo sia presto per trarre delle conclusioni. Certo, se l'ordinanza dovesse essere accolta, le graduatorie dovrebbero essere interamente ricalcolate e sicuramente non finiremmo in tempo per il 31 luglio".

di Marta Ottaviani


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