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Il Giorno-Insegnanti e studenti in piazza

Insegnanti e studenti in piazza. E Insegnanti e studenti in piazza. E con loro molti non docenti, sindacati, centri sociali, universitari, con slogan e striscioni: per il contratto, contro i ta...

25/03/2003
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Il Giorno

Insegnanti e studenti in piazza. E

Insegnanti e studenti in piazza. E con loro molti non docenti, sindacati, centri sociali, universitari, con slogan e striscioni: per il contratto, contro i tagli agli organici, ma anche contro la guerra. Così le bandiere dei sindacati (Cgil, Cisl, Uil, Snals, Gilda) e dei cobas si sono unite a quelle della pace e agli striscioni degli studenti.
Migliaia di persone (sicuramente non meno di 20mila, addirittura 40mila secondo gli organizzatori) in marcia da largo Cairoli a piazza Fontana, dove il corteo si è chiuso con il comizio di Enrico Panini.
Tre ore di manifestazione, con le inevitabili ripercussioni sul traffico cittadino, ma senza incidenti di rilievo. Pochi i momenti di tensione: un battibecco fra inquilini di uno stabile e imbrattatori (alcuni vestiti alla maniera dei black block) impegnati a tracciare scritte e disegni con lo spray, la deviazione dei Collettivi studenteschi verso l'Università Statale, dove sono stati fatti esplodere anche due o tre petardi. Vivace invece il passaggio del corteo dalla sede della Direzione regionale scolastica: insegnanti e studenti hanno lanciato ironici ringraziamenti al direttore generale ("Grazie Dutto!") per i suoi interventi "in difesa degli organici e contro i tagli".
Preceduto dallo striscione dei sindacati e da un enorme lenzuolo bianco con la scritta "No alle bombe", il corteo è approdato in piazza Fontana, dove il segretario generale della Cgil scuola, Enrico Panini ha ribadito le attese per "un rapido rinnovo del contratto di lavoro".
"E' inaccettabile - ha aggiunto - che il vecchio contratto sia scaduto da ben 15 mesi e che le trattative del nuovo siano ferme solo perchè il ministro Moratti ha individuato le risorse economiche e il collega Tremonti non ha ancora risposto". "Se dal governo - ha concluso - non arriveranno risposte soddisfacenti nei prossimi giorni, non potremo che intensificare l'azione di lotta ".
Esclusa invece dalla piattaforma dello sciopero l'opposizione alla riforma Moratti, che non sarebbe stata condivisa da considerevoli componenti sindacali, ma che è tornata più volte negli slogan, nei discorsi di una parte dei rappresentanti sindacali e nel documento dei Collettivi studenteschi, che ribadiscono il "dissenso alla neo-promossa riforma Moratti e al conseguente meccanismo di distruzione della scuola pubblica, che pure era iniziato col ministro Berlinguer".
Da segnalare infine la presentazione di una mozione di Rifondazione comunista in Consiglio regionale contro i tagli agli organici delle scuole lombarde. Prc chiede a "Formigoni che si impegni a rappresentare al governo il dissenso della Regione".
E alla Regione si rivolge la Uil con l'invito ad aprire "un tavolo per affrontare gli interventi che renderanno possibile l'applicazione della riforma".

di Giorgio Guaiti


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