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Il Giorno-Bergamo-Tagli, mobilitato personale-scuola

Tagli, mobilitato personale-scuola BERGAMO Sino a fine mese, negli istituti scolastici della Bergamasca, si terranno 13 assemblee poi, il 21 maggio, la partecipazione alla manifestazione na...

15/05/2004
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Il Giorno

Tagli, mobilitato personale-scuola
BERGAMO Sino a fine mese, negli istituti scolastici della Bergamasca, si terranno 13 assemblee poi, il 21 maggio, la partecipazione alla manifestazione nazionale di Roma con partenza in autobus dal cuore della città, il quartiere della Malpensata. Cgil, Cisl e Uil scuola si sono mobilitate contro i tagli di personale nei plessi del territorio. E hanno lanciato l'allarme: "Mancano 148 docenti a fronte di un aumento di 1.400 studenti. I 9.800 dipendenti scolastici bergamaschi non ce la fanno più - ha spiegato Corrado Barchetti, della segreteria Cgil - E già sappiamo che, con la Finanziaria, la scure si abbatterà anche sui docenti di sostegno che, a Bergamo, grazie a un'apposita deroga, sono 1.200". Secondo i sindacati, è una situazione insostenibile "di fronte alla quale devono intervenire il prefetto e il presidente della Provincia, a cui abbiamo già chiesto un incontro. "In programma c'è un'assemblea aperta a tutte le categorie che si svolgerà entro l'inizio di giugno - ha aggiunto Mario Fiorendi, della Cisl - Poi incontreremo il personale amministrativo, tecnico e ausiliario. E, nei giorni conclusivi dell'anno scolastico, sono in cantiere altri due giorni di mobilitazione".
Su tappeto non ci sono soltanto i tagli d'organico. I sindacati contestano anche la riforma Moratti, il contratto (i dirigenti lo aspettano da 3 anni) e gli aumenti salariali. A fronte della richiesta di un incremento dell'8 per cento mensile, il Governo ha proposto soltanto il 3,6. "Non basta neppure a controbilanciare l'inflazione", ha commentato Fiorendi. "La controparte è il Governo - ha concluso Giuseppe Petralia, della Uil Scuola - Chiediamo pari dignità con le altre categorie. Il personale scolastico non può più stare nella situazione ibrida odierna che è tra le più precarie d'Europa".
M. N.


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