Il Centro-Pescara.Scuola, mobilitazione contro i tagli

Scuola, mobilitazione contro i tagli
In Abruzzo 500 posti a rischio, dall'Alessandrini parte la protesta

di Nunzia Potena

PESCARA. Sono cinquecento i posti di lavoro a rischio nel mondo scolastico abruzzese. I dati relativi ai tagli che verranno e che sono stati già effettuati a danno del personale docente e dei collaboratori scolastici, sono davvero preoccupanti.
Non c'è tanto da stupirsi se si considera che su tutto il territorio nazionale è prevista una drastica diminuzione dei docenti corrispondente a 33.000 cattedre. E non sono trascurabili neanche le cifre relative ai tagli che verranno effettuati in Abruzzo: per il corpo docenti è infatti previsto un taglio di 451 posti. Di questa cifra in particolare, 127 riguardano quelli delle scuole elementari, 35 quelli della scuola media e infine 319 quelli della scuola superiore. Per quanto riguarda i collaboratori scolastici, invece, sono 55 i posti che salteranno.
Ma la notizia non giunge inaspettata nell'ambiente scolastico. Infatti soltanto nella provincia di Pescara, ad oggi si possono già contare 46 posti in meno nella scuola secondaria, 13 nella elementare, 5 nella media.
Nell'istituto "Alessandrini" di Montesilvano, nell'arco dell'anno 2003, verranno mandati a casa 13 lavoratori. E questo nonostante la popolazione scolastica non abbia subìto cali. Proprio il collegio straordinario dei docenti di questo istituto, si è fatto promotore dell'iniziativa che vuole coinvolgere i docenti e i collaboratori scolastici della provincia di Pescara. Per tale motivo il 3 giugno alle 17,30, nell'istituto professionale "Di Marzio", è stata convocata un'assemblea delle Rsu, le rappresentanze sindacali unitarie, dei docenti e del personale Ata (assistente tecnico amministrativo), delle scuole di tutta la provincia di Pescara.
Nell'assemblea si discuterà anche dei tagli agli stanziamenti: sempre all'"Alessandrini", la dotazione di base per l'anno 2003 è stata ridotta del 40 per cento rispetto al 2001 e per le altre spese si è proceduto all'accorpamento.
Un altro punto della riforma Moratti su cui si discuterà il 3 giugno è quello relativo alla scelta della scuola che gli studenti dovranno fare a soli 13 anni.