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Il Centro-Pescara-Ecco i tagli

Scuola, ecco i tagli" La Cisl: in città spariranno 60 posti IL CONVEGNO Presenti i candidati del centrosinistra m.r.t. PESCARA. Il prossimo anno scolastico comincerà a a Pescara con il blocc...

09/05/2003
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Il Centro

Scuola, ecco i tagli"
La Cisl: in città spariranno 60 posti
IL CONVEGNO Presenti i candidati del centrosinistra

m.r.t.

PESCARA. Il prossimo anno scolastico comincerà a a Pescara con il blocco delle assunzioni alle materne, la riduzione di 30 posti alle elementari e 30 posti in meno alle superiori. "Non si tratta di licenziamenti: i docenti che andranno in pensione, però, non saranno sostituiti. Sarà un impoverimento sostanziale dell'offerta formativa". A dare l'annuncio dei tagli - comunicati dalla direzione regionale dell'Aquila - è stato ieri il segretario della Cisl di Pescara, Umberto Coccia, intervenuto, nella Sala dei marmi, al convegno "Una scuola per la città, una città per la scuola". All'iniziativa, organizzata dalla Fondazione Europa Prossima e dal Centro di iniziativa democratica degli insegnanti (Cidi), hanno preso parte Alfredo Mazzoni, docente del liceo classico e candidato Ds al Comune, il preside dell'Ipsia Di Marzio Nino Traini, candidato della Margherita, e il candidato a sindaco del centrosinistra Luciano D'Alfonso. A spiegare come sia possibile un'alleanza tra scuola a territorio sono stati Emanuele Barbieri, già segretario generale della Cgil Scuola, e Mariangela Bastico, assessore alla Scuola della Regione Emilia Romagna. "L'autonomia è un carattere connaturato alla scuola, ma non può essere autoreferenzialità: è necessario un patto tra scuola e territorio, perché l'offerta dipende anche da quanto ci mettono gli enti locali in termini di servizi. Per questo occorre formare reti di scuole che possano confrontarsi alla pari con i soggetti istituzionali", ha sottolineato Barbieri. Applausi per Mariangela Bastico, che in Emilia Romagna ha promosso una proposta di legge a supporto del sistema scolastico che si propone di integrare l'ordinamento nazionale. Lo slogan: "non uno di meno". "Il testo, redatto dopo aver ascoltato migliaia di insegnanti e dopo avere raccolto 200 pareri scritti recepisce in pieno la normativa nazionale. Noi non vogliamo regionalizzare l'istruzione e siamo assolutamente contrari al testo di riforma della Costituzione che assegna la competenza esclusiva alle Regioni. La legge Moratti non ci piace, ma la rispetteremo. La quota del piano di studi che la riforma ci attribuirà, però, sarà trasferita dalla nostra Regione alle autonomie scolastiche, perché la scuola non deve subire ingerenze politiche". Tra le previsioni della legge, il sostegno a progetti che riguardano ragazzi in difficoltà, ma anche assegni di studio ai docenti per un anno dedicato all'aggiornamento.


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