I parlamentari dell'unione hanno detto no oggi in settima commissione
I parlamentari dell'unione hanno detto no oggi in settima commissione della Camera dei deputati al decreto legislativo sulla prima formazione e l'accesso all'insegnamento e a quello sul secondo ciclo ...
I parlamentari dell'unione hanno detto no oggi in settima commissione della Camera dei deputati al decreto legislativo sulla prima formazione e l'accesso all'insegnamento e a quello sul secondo ciclo di istruzione. No a un decreto sulla prima formazione che spazza via le scuole di specializzazione e il rapporto tra scuola e università nella formazione dei docenti. No a un decreto che condanna a un precariato perenne gli abilitati presenti nelle graduatorie permanenti che non saranno mai assunti, visto che nel testo non si fa alcun accenno a quel piano di assunzioni che il governo si era impegnato a presentare entro il 30 settembre con la legge 143 e il decreto del luglio scorso.
No a un decreto sul secondo ciclo, già bocciato dalla Conferenza stato/regioni, dall'Unione delle province italiane e dall'associazione dei comuni italiani.
Un decreto confuso e non chiaro sul percorso dell'istruzione/formazione professionale, che costringe ragazze e ragazzi a una scelta precoce e che prefigura due percorsi separati: uno di serie A, quello dei licei, e uno di serie B, quello dell'addestramento al lavoro. Decreto che immotivatamente riduce orari, cultura e numero dei docenti e impoverisce il settore dell'istruzione tecnica e professionale, parte vitale e importante del nostro sistema di istruzione.
Decreti proposti e approvati senza voler ascoltare i pareri in larga parte negativi del mondo della scuola e delle sue rappresentanze, degli studenti, delle famiglie, degli imprenditori.
Vorremmo, infine, capire se il governo nel decreto definitivo prevederà sperimentazioni sul nuovo assetto sin dal 2006/07, come previsto dal parere della maggioranza parlamentare, o se vorrà sospenderle per tener fede all'accordo con le regioni.
E vorremmo anche capire come lo stesso governo risponderà allle commissioni bilancio di Camera e Senato che hanno rilevato la mancanza di copertura finanziaria. Ancora una volta riforme a costo zero?
Alba Sasso (Ds), Antonio Rusconi (Margherita), Titti De Simone (Rifondazione Comunista)