FLC CGIL
Contratto Istruzione e ricerca, filo diretto

https://www.flcgil.it/@3779813
Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Giornale di Vicenza-Le scuole non hanno risorse Saltano le attività integrative

Giornale di Vicenza-Le scuole non hanno risorse Saltano le attività integrative

Le scuole non hanno risorse Saltano le attività integrative (m. c.) Un "grido di dolore", per sollecitare "l'attenzione anche di chi ha responsabilità pubbliche nella convinzione che ...

17/10/2003
Decrease text size Increase text size
Il Giornale di Vicenza

Le scuole non hanno risorse Saltano le attività integrative
(m. c.) Un "grido di dolore", per sollecitare "l'attenzione anche di chi ha responsabilità pubbliche nella convinzione che gli interventi fatti e i soldi spesi per i giovani sono i migliori investimenti possibili per ogni comunità". A lanciarlo, attraverso una lettera aperta sottoscritta dal preside Urbano Cerantola e dal presidente del consiglio d'istituto Giuseppe Bertoncello, è la scuola media statale Bellavitis, anche se in realtà potrebbe venire da una qualunque delle scuole pubbliche del territorio e dell'Italia intera. Mancano i fondi, i denari necessari per offrire agli studenti servizi adeguati, proposte e progetti innovativi, opportunità nuove e in linea con le richieste delle famiglie e dei mercati. Come si legge nel documento, "a fronte di promesse fatte anche dai massimi responsabili tramite i mass-media, gli stanziamenti risultano molto inferiori rispetto alle esigenze di una scuola e di una società in continua evoluzione, per cui si vede costretta a fare una scelta sempre assai dolorosa": ovvero "a tagliare progetti molto significativi e decisamente importanti" e "a chiedere continui esborsi alle famiglie già troppo tartassate e pesantemente gravate da molti altri problemi". Insomma, la recente riforma del sistema scolastico ha non solo reso più difficile la vita agli amministratori dei diversi istituti, che ora sono costretti a spartirsi suppergiù le stesse risorse statali di tre anni fa con le realtà private, ma anche ridimensionato di molto la capacità propositiva e le prospettive di crescita e di miglioramento delle scuole pubbliche. "Si è deciso di scrivere quella lettera ? spiega il preside Cerantola, primo firmatario ? all'interno dell'ultimo consiglio d'istituto: l'intento era quello di far capire a tutti quali siano oggi le nostre difficoltà. Il ministro Moratti da tempo sembra dire "avete voluto la bicicletta, adesso pedalate", ovvero avete avuto finalmente l'autonomia e adesso vedete anche di reperire i finanziamenti necessari per le vostre attività. Il problema è che per noi, come per qualunque altra scuola media o elementare, è estremamente difficile trovare degli sponsor. I licei e gli istituti superiori, magari, più legati al mercato del lavoro, potrebbero raccogliere l'adesione di qualche azienda del territorio interessata alla preparazione dei maturandi ma, nel nostro caso, o il Ministero ci finanza, oppure dobbiamo andare a chiedere ulteriori contributi alle famiglie, che tra l'altro di soldi ne hanno sempre meno. Adesso, per dire, se 20 sono i nuovi progetti proposti, il consiglio ne può far propri una decina, ovvero nemmeno la metà, a meno di non batter cassa. Con il taglio dei fondi promosso dalla riforma, per esempio, a carico delle famiglie sono finiti i corsi di educazione alla sessualità, il "progetto lingue", le visite alle aziende della zona, le spese per i bus e per tutte le consulenze esterne".
Gli istituti superiori non se la passano comunque meglio: "Anche il nostro liceo ? spiega Alessandro Morelli, preside del Da Ponte ? vive oggi una situazione difficile. Siamo stati e siamo tuttora costretti a tagliare molti progetti culturali avanzati e innovativi, senza contare che da due anni a questa parte altri finanziamenti prima garantiti ci sono stati negati: penso a quelli per l'importante "progetto lingue", ma anche per l'attività del nostro gruppo sportivo. Servizi che oggi dobbiamo arrangiarci a gestire da soli, andando, soprattutto nel primo caso, a pesare completamente sui bilanci delle famiglie dei nostri studenti. D'altronde è la politica di questi anni: anche con l'ultima finanziaria, vengono previsti tagli dappertutto, indiscriminati, a discapito delle progettualità. Ora, per esempio, con il nuovo vincolo delle 18 ore di insegnamento per i docenti, ci viene tolto anche uno strumento di flessibilità organizzativa interna, ovvero non è più possibile sfruttare, come un tempo, le "ore libere" degli insegnanti per le supplenze".
E i genitori? "Il problema più sentito ? spiega Cinzia Scuccato, del comitato dei genitori della sede del Bellavitis di via Leoncavallo ? è sicuramente quello delle nuove tasse di iscrizione ai corsi del "progetto lingue" totalmente a nostro carico, soprattutto per gli alunni delle sezioni di francese della scuola, ora costretti a pagare molto di più per studiare l'inglese, lingua indispensabile. Il corso di computer, poi, per esempio, anche questo importante al giorno d'oggi, non si tiene più, proprio perché gli oneri di consulenze esterne (in questo caso dell'insegnante di informatica) non sono più sostenibili. Servizi utilissimi che un tempo c'erano e ora non ci sono più."


La nostra rivista online

Servizi e comunicazioni

Seguici su facebook
Rivista mensile Edizioni Conoscenza
Rivista Articolo 33
Filo diretto sul contratto
Filo diretto rinnovo contratto di lavoro
Ora e sempre esperienza!
Servizi assicurativi per iscritti e RSU
Servizi assicurativi iscritti FLC CGIL