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Giornale di Vicenza-L'on. Brocca (Udc) critica gli interventi del Governo sulla scuola

L'on. Brocca (Udc) critica gli interventi del Governo sulla scuola La riforma Moratti? "Banalizza istruzione tecnica e professionale" (e. m.) Scuole tecniche e professionali da sa...

02/12/2003
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Il Giornale di Vicenza

L'on. Brocca (Udc) critica gli interventi del Governo sulla scuola
La riforma Moratti? "Banalizza istruzione tecnica e professionale"
(e. m.) Scuole tecniche e professionali da salvare. Meglio ancora, da rivedere e rilanciare. "Venti o trent'anni fa i governi andavano in crisi per questioni scolastiche, oggi invece sarebbe impensabile. Segno che la scuola e le sue problematiche non ricevono più le attenzioni di un tempo, segno che una volta c'era una strategia che ora non c'è più". Non ci va leggero l'on. Beniamino Brocca, intervenuto l'atro pomeriggio all'Istituto canossiano di Schio per parlare di "Istruzione e formazione tra realtà e immaginazione". Organizzata dalle sezioni dell'Udc della val Leogra e della valle dell'Agno, la conferenza e il successivo dibattito hanno messo in luce alcuni dei disagi che più fanno discutere in seno alla realtà scolastica italiana, consentendo anche di approfondire alcuni aspetti della legge Moratti.
"È necessario che da un modello didattico monoaccademico che tende ad inglobare tutto nell'istruzione liceale - ha sottolineato Brocca -, si bassi ad un modello binario. Questo è il nodo chiave della riforma: non banalizziamo l'istruzione tecnica e professionale ma potenziamola trasformandola in un secondo binario didattico. L'istruzione è come un catamarano, con le due carene sempre unite ma pur sempre due".
Ma come si realizza un progetto del genere? Capace anche di avvicinare scuola e mondo del lavoro e di rispondere alle esigenze del mercato che, ormai da molti anni, patisce la penuria di tecnici e di figure professionali specializzate.
"Le discipline insegnate nei due filoni devono rimanere simili - ha proseguito Brocca - ma con un diverso impianto che deve tener conto anche di diverse esigenze d'orario. Ed è soprattutto il secondo "binario", quello che, salvo l'ultima riforma è sempre carente da un punto di vista legislativo, che dovrà essere organizzato secondo un modello di campus, con la possibilità di numerosi passaggi e salti didattici interni".
Risultato auspicato: la completa realizzazione delle potenzialità di ogni studente.


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