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Giornale di Brescia-"Precari" in graduatoria attendendo il praticantato

sarà pubblicato l'ordine provvisorio di "terza fascia", in futuro spazio alle assunzioni dirette "Precari" in graduatoria attendendo il praticantato Elisabetta Nicoli ...

28/07/2004
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Giornale di Brescia

sarà pubblicato l'ordine provvisorio di "terza fascia", in futuro spazio alle assunzioni dirette
"Precari" in graduatoria attendendo il praticantato
Elisabetta Nicoli


È attesa per il 30 luglio la pubblicazione delle graduatorie provvisorie "di terza fascia", che interessano la stragrande maggioranza dei docenti precari. Sono migliaia nella nostra provincia, rassegnati a un lungo iter fatto di supplenze, concorsi e punteggi che tra il conseguimento della laurea e la conquista del "ruolo" richiede anni e anni d'incertezza. Promette un cambiamento radicale la proposta di decreto di attuazione della riforma Moratti, per la parte che riguarda la formazione e il profilo professionale dei futuri docenti. Le graduatorie permanenti dei "precari storici" e quelle degli "idonei" in virtù dei concorsi ordinari secondo il nuovo modello di reclutamento sono destinate ad estinguersi. Al posto stabile in cattedra si potrà arrivare in tempi certi, facendo seguire alla laurea specialistica due anni di praticantato presso una scuola con un contratto di formazione lavoro. La selezione degli aspiranti in questa nuova prospettiva disegnata dal ministro viene affidata direttamente alle scuole, che scelgono il tirocinante da un albo regionale degli specializzati. Al termine del percorso, che dovrà essere seguito da docenti-tutor, è prevista una prova e l'esito positivo prelude all'assunzione a tempo indeterminato. Per tre anni il neoassunto s'impegna a mantenere la sede che gli è stata così assegnata. La prospettiva - già criticata per l'elemento di discrezionalità che introduce, cancellando il meccanismo "asettico" delle graduatorie - è tutt'altro che vicina. La proposta deve ancora essere sottoposta alle valutazioni del Consiglio dei ministri e per il previsto esaurimento delle graduatorie (con 470mila precari iscritti in tutta Italia, 6.200 a Brescia) bisognerà attendere un bel po' di tempo. Al nuovo iter di reclutamento, però, secondo il progetto si dovrebbe riservare già in prima battuta un quarto delle assunzioni autorizzate dal Ministero del tesoro. "Prima dovrebbero cambiare la Costituzione, non è pensabile la chiamata diretta per le assunzioni di personale dello Stato", commenta il segretario provinciale della Cisl-Scuola, Enrico Franceschini, che boccia la proposta perchè "va oltre la delega ed è lacunosa dal punto di vista tecnico" e richiama l'attenzione "sul problematico avvio dell'anno scolastico, che si profila per il caos nelle graduatorie". Sono stati rivisti i criteri di valutazione dei titoli, si dovrebbe procedere entro il 20 agosto alle nuove immissioni in ruolo sulla base delle cifre indicate dal Ministero, per le assegnazioni delle supplenze se ne andrà una buona parte del mese di settembre. Purtroppo, fa notare il responsabile di queste procedure nel Centro servizi amministrativi di via Sant'Antonio, Alfonso Battista, soltanto una quota dei posti liberi viene coperta con le assegnazioni di ruolo, che sono contingentate. Così ad esempio nelle scuole elementari soltanto una quarantina delle 320 cattedre oggi scoperte avrà docenti stabili all'apertura delle scuole. I posti liberi sono aumentati nel giro di tre anni, per il blocco delle assunzioni in ruolo iniziato nel 2001 e interrotto solo ora, con l'impegno governativo a procedere a 15mila assunzioni. Dei 6.200 docenti abilitati in graduatoria per i diversi ordini e gradi della scuola statale bresciana, dalle materne alle superiori, una parte minoritaria potrà contare sulle supplenze annuali (lo scorso anno ne sono state assegnate 700 alle elementari, 200 alle materne e in misura minore nelle medie e nelle superiori). In migliaia, per periodi più o meno lunghi, lavoreranno su chiamata dei dirigenti scolastici, sulla base dei punteggi e delle precedenze. La mancanza di continuità didattica è particolarmente sentita nel campo del sostegno agli alunni con handicap: non ha ancora esaurito la sua battaglia il Coordinamento dei docenti precari di sostegno che si è costituito proprio qui a Brescia qualche anno fa raccogliendo adesioni tra i diecimila che in tutta Italia si trovano nelle stesse condizioni. Condizioni di chi ha conseguito una specializzazione biennale in Università - istituita per rispondere a un bisogno diffuso, nell'attesa delle nuove lauree per i docenti - ma i loro diplomi universitari non sono stati equiparati all'abilitazione e per questo motivo rimane precluso l'accesso alle graduatorie provinciali. Una legge appena approvata dovrebbe garantire un percorso abilitante per questi docenti. Manca però il decreto attuativo e le novità annunciate preoccupano la coordinatrice, Eleonora Chiocca: "Per i nostri corsi è stato fissato un vincolo temporale, c'è il rischio che si richiuda lo spiraglio, anche se la necessità delle nostre competenze non è venuta meno".


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