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Giornale di Brescia-Lo Stato non paga i debiti alle scuole

Allarme del presidente dell'Asab, l'associazione delle scuole autonome bresciane "Lo Stato non paga i debiti alle scuole" Giovanni Spinoni Lo Stato in base al decreto " tagliatasse" del...

02/05/2003
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Giornale di Brescia

Allarme del presidente dell'Asab, l'associazione delle scuole autonome bresciane
"Lo Stato non paga i debiti alle scuole"

Giovanni Spinoni

Lo Stato in base al decreto " tagliatasse" del Ministero dell'economia e delle finanze del novembre scorso, non provvede nemmeno a liquidare i saldi 2002 promessi, che erano stati messi a bilancio, come crediti, per il 2003: è la dura presa di posizione di Paolo Franco Comensoli, presidente dell'Asab (Associazione scuole autonome bresciane). "Questa associazione, che raccoglie il 60 per cento delle scuole autonome statali, - dice il presidente - esprime viva preoccupazione e profondo sconcerto per i continui pesanti tagli ai finanziamenti destinati alle scuole. Non solo l'entità degli stessi è andata progressivamente riducendosi in maniera consistente negli ultimi tre anni, raggiungendo in certi tipi di scuole addirittura il 50% complessivo in meno, ma ora la Direzione scolasticva regionale comunica che lo Stato non pagherà più nemmeno le somme a saldo, che erano state promesse". Per essere chiari, il presidente dell'Asab spiega: "Nel 2002 sono stati assegnati alle scuole i fondi per le spese di funzionamento amministrativo e didattico: per le spese necessarie, quindi, non per lo sviluppo, gli investimenti o gli "extra". Questi fondi sono stati erogati in ritardo durante lo scorso anno e non completamente. La somma non percepita è stata, come prassi, portata dalle scuole a "residuo attivo" per il 2003 e comunque utilizzata per formare i bilanci e quindi per finanziare le attività delle scuole stesse". "Ora la Direzione regionale - afferma perplesso Comensoli - dice una cosa molto semplice, ma assolutamente incredibile: cancellate il credito, non daremo più il saldo di quanto promesso per il 2002. Ciò vuol dire che le scuole, a bilanci approvati, devono tornare nei rispettivi Consigli di istituto e operare tagli consistenti". Ecco alcuni valori esemplificativi: Liceo Golgi Breno 17mila euro; Istituto alberghiero di Brescia 26mila; Ipc Golgi di Brescia 39mila; Ipsia Fortuny di Brescia 27mila; Liceo Leonardo di Brescia 26mila. "Se si considera - sostiene il presidente dell'Asab - che le spese della terza area degli istituti professionali non vengono più finanziate e nemmeno quelle per le attività della direttiva 133 (rivolte all'ampliamento dell'offerta formativa), si va delineando un quadro di grave disagio, che porterà le scuole statali a ridurre considerevolmente le loro attività. Una situazione insopportabile, che genera sconforto negli operatori, malessere negli organi collegiali, impossibilità di programmare e di garantire la continuità non solo dei progetti avviati, ma persino della gestione ordinaria delle scuole". Per cui "chiediamo l'impegno del Governo a garantire alle scuole statali i necessari finanziamenti, senza i quali ogni progetto di riforma rischia di essere velleitario".


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