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Giornale di Brescia-Cosa significa per noi oggi ripartire da Barbiana

Cosa significa per noi oggi ripartire da Barbiana Che cosa significa per noi oggi ripartire da Barbiana? Bisogna che ci ripetiamo il monito di Ernesto Balducci: Barbiana non va vezzeg...

21/05/2002
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Giornale di Brescia

Cosa significa per noi oggi ripartire da Barbiana

Che cosa significa per noi oggi ripartire da Barbiana? Bisogna che ci ripetiamo il monito di Ernesto Balducci: Barbiana non va vezzeggiata come un modello ideale. Essa non è un modello, è un messaggio, e il messaggio non si imita mai, è sempre un appello a nuove creazioni. La riforma Moratti, in discussione al Senato, ripropone il modello ben analizzato e criticato negli Anni '60 dalla scuola organizzata da don Lorenzo Milani e con essa si prospetta di nuovo il rischio di un'educazione scolastica di parte che, nei suoi contenuti e nei processi educativi messi in atto, si pone al servizio delle classi dominanti di turno, dei Pierini, dei Signorini. Cosa ci dice oggi il messaggio Barbiana? Almeno tre cose decisive per dar senso al cambiamento della scuola. La prima riguarda gli insegnanti: non c'è riforma migliorativa se non migliorano le qualità professionali degli insegnanti. Sono loro che fanno scuola insieme agli alunni. Barbiana ci segnala l'orizzonte etico: se ognuno di voi sapesse che ha da portare innanzi ad ogni costo tutti i ragazzi e in tutte le materie, aguzzerebbe l'ingegno per farli funzionare. La seconda riguarda gli alunni, ma dipende in gran parte dalla prima. Una scuola che educa è una scuola ritagliata sugli alunni. Non un supermercato di scampoli, ma una bottega dove si confezionano vestiti su misura. Ci vogliono nuovi sarti, che sappiano fare bene il loro mestiere. Di nuovo Barbiana ci dà la bussola (stavolta in modo paradossale): io vi pagherei a cottimo. Un tanto per ragazzo che impara tutte le materie. La terza riguarda i contenuti da insegnare a scuola. Devono essere scelti e devono essere preziosi, se s'impegna il tempo scuola per insegnarli. E devono essere radicati nella realtà locale se devono consentire agli alunni di prendere coscienza del mondo intero. In termini tecnici si dice capacità della scuola di progettare in autonomia il proprio curricolo. Anche su questo Barbiana ci indica l'anima e sono così tante le citazioni di "Lettera a una professoressa" da esibire al riguardo, che possiamo lasciarle alla memoria o alla rilettura di ciascuno. Ma il come si fa, Barbiana non ce lo dice. Essa ci stimola, ci orienta, ci segnala i valori. Non disperdiamo questo messaggio stupendo e impegniamoci affinché a tutti gli alunni sia data la possibilità e la consapevolezza di divenire cittadini sovrani.

PIER LUIGI FANETTI

Gruppo Don Milani

Brescia


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