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GdM-Matera-La Cgil è da sempre contraria a qualsiasi forma di sostegno alla scuola privata

MATERA La Cgil è da sempre contraria a qualsiasi forma di sostegno alla scuola privata. Il provvedimento ........ MATERA La Cgil è da sempre contraria a qualsiasi forma di sostegno alla scuol...

06/09/2003
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La Gazzetta del Mezzogiorno

MATERA La Cgil è da sempre contraria a qualsiasi forma di sostegno alla scuola privata. Il provvedimento ........

MATERA La Cgil è da sempre contraria a qualsiasi forma di sostegno alla scuola privata. Il provvedimento varato l'altro giorno dai ministri Moratti e Tremonti è giudicato dal sindacato materano come "iniquo, fortemente discriminatorio e anticostituzionale".
Per Eustachio Nicoletti, segretario generale della Cgil Scuola, "lo scenario in cui si inserisce il decreto ministeriale è sconcertante, con la scuola nel caos e la riforma di fatto bloccata. Entro la metà di luglio il Governo avrebbe dovuto varare il piano finanziario e non lo ha fatto. Tanto meno si è concretizzato l'impegno per un investimento dai 15 ai 19 miliardi di vecchie lire in 5 anni per rilanciare la scuola pubblica".
Alla vigilia del nuovo anno, secondo la Cgil scuola di Matera, "restano sul terreno i brandelli della spropositata ambizione governativa in tema di scuola. La riforma non c'è. È stato ridotto il tempo pieno, c'è assoluta incertezza per l'avvenire dei ragazzi che hanno terminato le medie e che non sanno più a quale scuola iscriversi. E sul fronte sindacale, caos tra i precari, migliaia di cattedre eliminate, riduzione del personale Ata, stato di agitazione dei dirigenti scolastici".
Per Nicola Incampo, consulente degli uffici scolastici diocesani, quello a cui stiamo assistendo "è una polemica fuori luogo, perché già il precedente governo di centrosinistra aveva stanziato dei fondi per le scuole private, addirittura 500 miliardi delle vecchie lire. Con il vecchio sistema lo Stato, per ogni ragazzo che frequenta la scuola dell'obbligo, spende in media 4.000 euro all'anno. Grazie invece al nuovo decreto interministeriale spenderà 1.000 euro, risparmiando dunque in maniera sensibile. Questo provvedimento ci riavvicina all'Europa, in quanto negli altri Paesi iniziative di questo tipo sono da tempo una realtà e non suscitano di sicuro reazioni tanto eclatanti come qui da noi".
"C'è da augurarsi - aggiunge Incampo - che i benefici siano estesi anche agli studenti che si iscrivono agli anni successivi al primo superiore".


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