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GdM-La scuola lucana si mobilita contro i tagli

caso I sindacati di categoria annunciano azioni di protesta: no alle riduzioni del personale La scuola lucana si mobilita contro i "tagli" E i piccoli comuni rischiano di perdere gli istituti. Il 2...

13/03/2003
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La Gazzetta del Mezzogiorno

caso
I sindacati di categoria annunciano azioni di protesta: no alle riduzioni del personale
La scuola lucana si mobilita contro i "tagli"
E i piccoli comuni rischiano di perdere gli istituti. Il 24 è previsto uno sciopero generale

Potenza I sindacati, in maniera unitaria, si mobilitano per chiedere che la scuola pubblica diventi sempre più di qualità. I rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil e Snals, nel corso di una conferenza stampa, hanno annunciato che il 24 marzo i lavoratori della scuola pubblica sciopereranno per chiedere che vengano tenute nel giusto conto, quelle che definiscono "emergenze": contratto, organico e immissione in ruolo. La prima rivendicazione, cioè quella relativa al contratto, punta al rinnovo dello stesso dal momento che "il contratto da un milione di posti - dicono i rappresentanti sindacali - è scaduto da quattordici mesi. Chiediamo, dunque, che rimanga la certezza del ruolo della contrattazione contro ogni ipotesi di subordinare il rapporto di lavoro alla disciplina legislativa o ad atti unilaterali del Ministero".
La seconda emergenza, quella relativa all'organico, mira all'accertamento delle risorse disponibili: "Il Governo aveva stanziato 381 milioni di euro per il rinnovo contrattuale, ora invece, - proseguono i sindacati - ne risultano 260 milioni. All'appello ne mancano altri 121. Ci chiediamo dove siano finiti. La verità è che gli impegni del Governo sono stati completamente disattesi". Sul mantenimento dell'organico e sull'accertamento delle risorse disponibili i sindacati hanno ricordato che "solo la Basilicata è in Italia la terza regione, in ordine di tagli". Difendere l'organico, secondo i sindacati, vorrebbe anche dire non sottoporre i piccoli comuni ad un ulteriore rischio di spopolamento. Per quanto riguarda l'emergenza precariato ciò che si rivendica è una programmazione seria in merito all'immissione in ruolo dei docenti e del personale Ata, mettendo "un argine alle supplenze il cui unico risultato è quello di non garantire una continuità didattica. Teniamo presente che da due anni non c'è stata una sola immissione in ruolo".
Insomma, secondo Cgil, Cisl, Uil e Snals, da parte del Governo, c'è solo il tentativo di favorire le scuole private a scapito di quelle pubbliche. E per sottolineare il carattere dell'emergenza i sindacati hanno organizzato, in alcune scuole della Regione, una serie di assemblee che si terranno a partire dal 17 marzo.

Angela Di Maggio


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