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Gdm-La riforma Moratti accende la polemica all'avvio del nuovo anno scolastico

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06/09/2003
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lecce La riforma Moratti accende la polemica all'avvio del nuovo anno scolastico non si presenta in classe al ........

lecce La riforma Moratti accende la polemica all'avvio del nuovo anno scolastico non si presenta in classe al suono della campanella. All'inizio del nuovo anno scolastico le perplessità sono tante. "Intanto non si è capito bene chi ne potrà beneficiare - lamenta un docente della scuola pubblica - c'è chi pensa che al contributo statale abbiano diritto tutti gli studenti delle scuole private a prescindere dal reddito e chi invece parla dell'assegnazione solo alle elementari, alle medie e al primo anno delle superiori, vale a dire, agli alunni di quella che si definisce la "scuola dell'obbligo"".
Al Csa di Lecce, ex Provveditorato agli studi, sono ancora all'oscuro di tutto. Ieri mancavano i funzionari in grado di fornire dati certi sia sul numero delle scuole statali, sia sulle frequenze e sulle iscrizioni.
Gli unici a gongolare sono, ovviamente, gli istituti di istruzione privati, ormai quasi tutti parificati, che in provincia di Lecce sono 21, la maggior parte concentrati nel capoluogo. Il più importante, fra gli istituti "laici" è la "Icos", 230 alunni, indirizzi Industriale e Liceo scientifico, oltre a corsi di recupero.
Decisamente contrario alle prospettive offerte dalla riforma il mondo sindacale. "Il nostro fronte di lotta è unitario - sbotta Brizio Lecciso, della segreteria regionale della Cgil-scuola - Nelle scuole statali della provincia di Lecce sono vacanti 500 posti di bidello e almeno mille cattedre per lettere, lingue e matematica. Poi non si capisce ancora se le Materne sono escluse o meno dal beneficio".
Fra gli istituti paritari, le "Marcelline" di Lecce, con 650 alunni, sono le più importanti. "Avremmo voluto un intervento dello Stato diverso da questo - precisa la direttrice suor Augusta Keller - Noi siamo per una scuola che ognuno può scegliere liberamente. Lo Stato ci ha guadagnato, perché ogni studente costa all'istruzione pubblica più di quattro mila euro, mentre noi spendiamo solo un quarto di questa cifre".
Anche nel Salento è ancora da definire il numero esatto dei beneficiari del bonus scuola, il cui importo dovrebbe aggirarsi sui 250-300 euro.

Cesare Mazzotta


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