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GdM-In ottomila per una cattedra-La sentenza del Consiglio di Stato avrà riflessi sulle immissioni in ruolo

Scuola La sentenza del Consiglio di Stato avrà riflessi sulle immissioni in ruolo In ottomila per una cattedra Gl'incarichi annuali già conferiti non verranno però revocati Giovanni Pastore ...

30/11/2002
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La Gazzetta del Mezzogiorno

Scuola La sentenza del Consiglio di Stato avrà riflessi sulle immissioni in ruolo
In ottomila per una cattedra
Gl'incarichi annuali già conferiti non verranno però revocati

Giovanni Pastore

La guerra dei punteggi e delle graduatorie, alla fine, l'hanno vinta i precari. Il Consiglio di Stato ha rigettato il ricorso del ministro dell'Istruzione Letizia Moratti: le permanenti dovranno essere corrette. Ma non ci saranno rivoluzioni immediate: gli incarichi annuali già conferiti non saranno toccati anche se gli elenchi saranno aggiornanti coi nuovi punteggi. Gli effetti dell'inappellabile sentenza saranno, invece, palpabili sulle immissioni in ruolo che dovrebbero esserci non appena sarà stabilito il nuovo organico con l'accordo interministeriale. Basterà un punto a determinare la titolarità di una cattedra. In provincia di Cosenza sono circa ottomila i docenti che sognano un posto sperando di vincere la dura concorrenza. Il Csa, non appena riceverà la circolare ministeriale, dovrà informare i dirigenti scolastici dei nuovi punteggi attribuiti ai precari in servizio. Un problema che nel Cosentino sarebbe limitato a pochissimi casi, anche perchè l'ex Provveditorato era già intervenuto per modificare le graduatorie, su indicazione del Ministero.
La storia '#8211; Lo scorso 14 giugno il Tar del Lazio aveva ingiunto al Ministero di riformulare la circolare con la quale ai corsisti delle Ssis veniva attribuito, oltre ai 30 punti previsti per legge, un punteggio aggiuntivo per il servizio eventualmente prestato durante il periodo del corso. In tal modo sarebbero stati danneggiati i precari. Ma il Ministero non avrebbe rispettato completamente le disposizioni dei giudici. E così, a luglio, sarebbe intervenuto un secondo provvedimento vergato dai giudici amministrativi dell'Umbria.
Le ragioni delle Ssis '#8211; In principio si sentì il bisogno di creare centri di perfezionamento per docenti. Nacquero così le Ssis, le scuole di specializzazione per l'insegnamento secondario. Quattro anni fa l'istituzione dei corsi, all'interno delle facoltà universitarie su tutto il territorio nazionale, Unical naturalmente compresa. Per ogni singola classe di concorso d'insegnamento attivata, il percorso prevede il superamento di un esame d'ammissione estremamente selettivo per la copertura di un numero di posti complessivi stabiliti annualmente dal Ministero dell'Istruzione dell'Università e della Ricerca (Miur). La frequenza dei corsi è biennale ed obbligatoria (certificata da firme di presenza) per complessive 1200 ore di lezioni, esercitazioni di laboratorio e tirocinio, svolto dallo specializzando in Scuole statali sotto la supervisione di un tutor. La specializzazione si consegue al termine del biennio solo dopo aver superato un esame di stato che consente al docente di iscriversi ad una sola graduatoria (a differenza del concorso a cattedra che, invece, consente la possibilità di chiedere l'inserimento plurimo). Un percorso di qualificazione che viene premiato con 30 punti aggiuntivi che vanno a sommarsi a quelli relativi all'abilitazione nella graduatoria permanente provinciale.
La difesa dei sissini '#8211; Prima dell'intervento del Tar del Lazio con il quale è stata bloccata l'ormai famosa circolare ministeriale, nessuna normativa '#8211; si difendono gli specializzandi e gli specializzati delle Ssis '#8211; avrebbe vietato al docente iscritto alle Ssis di frequentare il corso di specializzazione prestando, contemporaneamente, servizio con incarico di supplenza temporanea negli istituti d'istruzione. Servizio che, invece, a parere dei giudici amministrativi laziali ed umbri, non potrebbe essere valutato autonomamente (con ulteriore punteggio aggiuntivo) avendo valore di esercitazione pratica e di tirocinio obbligatorio non cumulabile, quindi, con il punteggio aggiuntivo. Tuttavia, secondo gli specializzandi e gli specializzati delle Ssis, l'articolazione pomeridiana dei corsi avrebbe consentito lo svolgimento dell'attività d'insegnamento al mattino. A maggior ragione perchè lo stesso tirocinio sarebbe effettuato secondo le disposizioni normative in ore diversa da quelle del servizio e, oltretutto, debitamente documentate, secondo le precise indicazioni fornite dalle Università. D'altronde, che senso avrebbe avuto superare rigide prove se, poi, alla fine tutto questo non serve a nulla?
La risoluzione del Senato '#8211; Il Senato ha, di recente, impegnato il Governo ad assicurare parità di trattamento per l'attribuzione del punteggio per i normali abilitati e per i docenti delle Ssis. I parlamentari hanno deciso di votare una risoluzione (che è una semplice indicazione che impegna il Governo) per assicurare il medesimo punteggio


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