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GdM-Illegale la sperimentazione alle superiori

battaglia sulla riforma Oggi una conferenza stampa del sindacato. In alcune scuole sarebbe già avviata "Illegale la sperimentazione alle superiori" Diffida della Cgil: no alla formazione. Applicar...

09/04/2003
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La Gazzetta del Mezzogiorno

battaglia sulla riforma
Oggi una conferenza stampa del sindacato. In alcune scuole sarebbe già avviata
"Illegale la sperimentazione alle superiori"
Diffida della Cgil: no alla formazione. Applicarla ora, a fine anno, potrebbe danneggiare gli studenti

Questa volta la battaglia tra i sindacati e i vertici istituzionali della scuola (ufficio scolastico regionale per la Puglia e centri servizi amministrativi) sta diventando aspra. Anzi, forse sta per iniziare una vera e propria "guerra" a colpi di carta bollata. Oggetto del contendere, la sperimentazione relativa al percorso di formazione professionale, che - secondo i sindacati - starebbe avvenendo al di fuori di qualsiasi regola e di qualsiasi accordo sindacale. A tal proposito la Cgil ha già "diffidato" l'ufficio scolastico regionale e i centri servizi amministrativi delle cinque province pugliesi, accusati di aver adottato "provvedimenti arbitrari e ingiustificati", pur in assenza del decreto regionale di definizione degli organici di diritto.
Insomma, le grandi manovre per la sperimentazione della formazione professionale sarebbero già iniziate: spostamenti di organici da un ordine di scuola all'altro, operazioni di mobilità legate alle posizioni di sovrannumerarietà. C'è poi il "caso Marconi": è una delle quindici scuole pugliesi (insieme ad un'altra scuola leccese) prescelte per l'avvio della sperimentazione della formazione professionale nella quale questo nuovo processo didattico è iniziato, pur in presenza di una solenne "bocciatura" da parte del collegio dei docenti.
Una evidente illegalità. È questa la tesi che sostiene il segretario regionale della Cgil-scuola, Giovanni Milici. Dice: "Sulla sezione organici abbiamo diffidato l'ufficio scolastico regionale e i centri servizi amministrativi che stanno adottando provvedimenti pur in assenza di un decreto regionale. Non solo. Si sta avviando la sperimentazione della formazione professionale nonostante sia ancora aperto un tavolo di concertazione. L'ufficio scolastico regionale avrebbe deciso in maniera unilaterale, invitando le scuole ad avviare le procedure per questo nuovo percorso formativo. È grave. Così vengono infranti i più elementari principi del rispetto delle norme. Abbiamo già chiesto gli atti alla Regione Puglia per vedere se si sta applicando in maniera trasparente questo nuovo percorso formativo: nessuna risposta ci è stata data".
Un "contenzioso" ancora aperto, anzi avviato nella fase più calda, di cui si parlerà stamattina, nel corso di una conferenza stampa (con inizio alle 10), nella sede della Cgil, in via Calace 4. "I genitori devono essere informati - s'indigna il segretario provinciale della Cgil-scuola, Maurizio Lembo -. Il nostro timore è che sia avviata la sperimentazione in pieno aprile, ossia ad anno scolastico quasi ultimato: questo provocherà ricadute negative sugli studenti e sulle famiglie. Cosa c'è dietro questa decisione? Non lo so. Vogliamo capirlo. Il nostro timore è che si vogliano dare spazio ad alcune cattedre a danno di altre. Forse si vuole far partire a tutti i costi la sperimentazione per ragioni politiche".
La Cgil, dunque, chiede "il ripristino delle regole" prima ancora di entrare nel merito della sperimentazione, che rientra nella riforma varata dal ministro Letizia Moratti, sulla quale in più circostanze è stato già espresso parere negativo. "La nostra preoccupazione - conclude Lembo - è che si sottraggano studenti dal loro corso di studio per inserirli nel canale della formazione in corso d'opera, con gravi conseguenze per tutti. Evidentemente è stato deciso che la sperimentazione deve partire al di fuori di qualsiasi confronto sindacale. Ma noi non ci stiamo: tutti devono prendere consapevolezza di questi obiettivi. Studenti e genitori hanno diritto di essere informati su ciò che sta avvenendo a loro insaputa".


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