GdM-I sindacati criticano il ministro Moratti "incapace di gestire il personale"

I sindacati criticano il ministro Moratti "incapace di gestire il personale"
"Ormai scuola nel caos"
Al via la revisione delle graduatorie dei docenti
Protesta dei bidelli: chiesta la copertura dei posti

Aspiranti supplenti ancora con il fiato sospeso. E un gruppo di precari storici - costretti ad insegnare a singhiozzo, in attesa della immissione in ruolo - minaccia un sit-in (lunedì) davanti alla sede del centro servizi amministrativi. Dopo la doccia fredda del rinvio delle convocazioni per l'assegnazione delle cattedre nelle scuole della media inferiore e superiore, ad incertezza si aggiunge incertezza. Il dirigente del Csa, Fabio Scrimitore, ha chiesto un ulteriore sforzo ai suoi collaboratori per riesaminare gli elenchi.
La decisione del ministro Moratti di dar seguito alla sentenza del Tar Lazio - che dà ragione agli abilitati con le scuole di specializzazione interateneo (Ssis) - e di togliere il "bonus" di 18 punti assegnati ai precari storici manda in tilt gli uffici periferici. Graduatorie permanenti degli aspiranti al contratto annuale da rifare. "Stiamo lavorando a ritmo sostenuto per modificare 2000 posizioni, su un totale di 7.500 aventi diritto", spiega Scrimitore.
Sul futuro, però, non si possono fare previsioni. L'orientamento è quello di concludere l'operazione nel minor tempo possibile, nel tentativo di affiggere il calendario delle convocazioni già dalla prossima settimana. L'obiettivo è assegnare almeno i posti del sostegno. Va ricordato che i Csa hanno facoltà di procedere alle convocazioni fino al 31 luglio. In seguito, le cattedre rimaste vacanti passano nelle mani dei vari capi d'istituto. Spetta a questi ultimi chiamare coloro che hanno i titoli in base alle graduatorie interne.
Nel frattempo le segreterie provinciali di Cgil, Cisl, Uil e Snals ribadiscono quanto messo nero su bianco: meglio convocare gli insegnanti l'ultima settimana di agosto, per dare la possibilità al personale del Csa di lavorare con tranquillità e ai docenti di far presenti eventuali errori nella nuova assegnazione dei punteggi.
Caldo anche il fronte del personale Ata (assistenti tecnici e amministrativi): i collaboratori scolastici ieri hanno fatto sentire la propria voce. Hanno protestato ancora davanti agli uffici di via Re David per chiedere la copertura totale dei posti, compresa la percentuale del 30% riservata agli ex lavoratori socialmente utili, passati alla dipendenze del ministero dell'Istruzione. Anche in questo caso, il ministro non ha firmato il decreto che rende rigorosa la riserva. Per questo gli ex bidelli, che figurano nelle graduatorie provinciali, hanno domandato con fermezza l'assegnazione degli oltre mille posti disponibili nella provincia di Bari.
Nel frattempo Gianni Milici, segretario regionale della Cgil scuola, commenta: "Pure la scuola pugliese è ripiombata nel caos. La Moratti dimostra ancora una volta l'incapacità di gestire il personale. Pure fra gli Ata, in mancanza di scelte precise e di soluzioni in grado di dare risposte certe, si sta alimentando la guerra fra i precari di vecchia data e gli ex Lsu".
Sulla questione dei docenti interviene Alba Sasso, onorevole diesse: "Non è mai accaduto nella storia della nostra scuola che per il secondo anno consecutivo non sia stata prevista alcuna immissione in ruolo. Ora assistiamo al balletto delle graduatorie. Di questa condizione di caos il ministero dovrà essere chiamato a rendere conto".