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GdM-Dovrebbe partire anche a Taranto la sperimentazione nelle elementari

Dovrebbe partire anche a Taranto la sperimentazione nelle elementari A scuola prima del tempo con la mini-riforma Moratti Cosa cambia, e da quando, nella scuola dell'infanzia e nella scuola el...

14/08/2002
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La Gazzetta del Mezzogiorno

Dovrebbe partire anche a Taranto la sperimentazione nelle elementari
A scuola prima del tempo
con la mini-riforma Moratti

Cosa cambia, e da quando, nella scuola dell'infanzia e nella scuola elementare? Una risposta chiara e definitiva non è attualmente possibile fornirla, nonostante il Ministero abbia elaborato la bozza di decreto sulle sperimentazioni da avviare già al prossimo mese di settembre. La novità più importante del pacchetto di riforma riguarda l'anticipo dell'età scolare. Sino ad oggi, infatti, l'iscrizione alla scuola elementare prevedeva che lo scolaro avesse compiuto i 6 anni di età entro il 31 dicembre dell'inizio dell'anno scolastico di riferimento. Con la sperimentazione, invece, i 6 anni potranno essere compiuti entro il 28 febbraio dell'anno successivo. Ad esempio, sarà consentita l'iscrizione alla prima elementare per l'anno scolastico 2002/2003 ad un bambino che compia 6 anni entro il 28 febbraio 2003. Solo un numero di scuole campione, tuttavia, potrà sperimentare l'ingresso anticipato; in particolare, il decreto parla di un circolo per provincia e una scola paritaria per regione. Per quanto riguarda la scuola dell'infanzia, poi, l'iscrizione anticipata sarà possibile a condizione che, oltre alla verifica dei requisiti richiesti, vi sia un'intesa con gli enti locali.
Esprime perplessità il sindacato dello Snals. Il segretario provinciale Carmine Carlucci appunta l'attenzione su alcuni aspetti tecnici e procedurali che il decreto non avrebbe compiutamente analizzato. Come la mancata soluzione del problema delle iscrizioni rapportate ai bacini di utenza, che possono variare in maniera sensibile anche in un territorio ristretto; il piano dell'offerta formativa, già presentato alle famiglie; il presunto carattere discriminante della riforma verso quei circoli impossibilitati ad avvalersi di un docente di inglese. Ma soprattutto, viene contestato l'avvio di una sperimentazione in assenza di "un serio monitoraggio" che possa fungere da fondamenta all'introduzione delle novità. Lo Snals si dichiara comunque contrario alla ipotesi di anticipo della frequenza sia per la scuola dell'infanzia che per l'elementare, mentre esprime parere favorevole al raccordo tra scuola dell'infanzia e asili nido da un lato, e scuola dell'infanzia e prima classe elementare dall'altra.
Cauta nelle valutazioni Anna Cammalleri, provveditore di Taranto: "Con il nuovo sistema si avranno sicuramente ripercussioni anche sulla rete di scuole private che consentivano l'iscrizione anticipata alla cosiddetta "primina". La riforma Moratti rappresenta una mediazione tra la riforma dei cicli di Berlinguer, che prevedeva la fine del ciclo di studi a 18 anni, e l'attuale sistema, che invece licenzia i ragazzi a 19 anni. L'intento è quello di allineare la scuola italiana agli standard europei e questo è un bene". Quando però si passa ad approfondire le modalità di attuazione della mini-sperimentazione, riaffiorano i dubbi: "La buona riuscita della riforma", continua la Cammalleri, "dipenderà dalla disponibilità dei dirigenti scolastici. Sarebbe comunque auspicabile l'adozione di un criterio unico per tutte le scuole, in modo tale da evitare confusioni nell'utenza".


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