GdM-Congresso annuale della Gilda

Congresso annuale della Gilda con il coordinatore Ameli
"Stipendi più alti per i docenti
e libertà di insegnamento"

Un docente con "libertà di insegnamento", pagato alla stregua dei suoi colleghi europei, in grado di utilizzare tutte le voci del suo stipendio ai fini pensionistici senza perdere di vista la qualità del suo lavoro. E' questo il profilo del docente "tipo" che gli insegnanti della Gilda di Bari stanno cominciando a delineare. Termina oggi il congresso annuale del sindacato, cominciato ieri.
Con il coordinatore nazionale, Alessandro Ameli, discutono anche Renza Bertuzzi, direttrice del giornale "Professione docente", il coordinatore Gilda della scuola materna, Rino Di Meglio, e il responsabile della Gilda Bari, Alessio Alba.
"Il disagio dei docenti - ha rilevato Ameli - trova ragioni culturali e sociali perchè sia la scuola che gli insegnanti sono stati in questi anni mortificati e relegati al ruolo impiegatizio proprio da quei contratti del '95 e del '99 sottoscritti dai sindacati nazionali. Il degrado culturale si accompagna ad una mortificazione retributiva e, dopo essere scesi in campo con una serie di azioni forti, ora aspettiamo risposte concrete dal Parlamento".
I docenti della Gilda hanno cominciato a tratteggiare "una figura di insegnante che contratti separatamente la sua posizione nel mondo della scuola, che sia in grado - attraverso un percorso già stabilito - di raggiungere le retribuzioni medie europee e che rigetti i tagli indiscriminati della Finanziaria".
Questo stesso docente - dice Bertuzzi - deve "ritrovare le radici antiche della sua funzione di insegnamento e trasmettere cultura e conoscenza rispondendo così ad un vero e proprio mandato sociale. Libertà di insegnamento - ha aggiunto - significa insegnare a modo proprio con i propri metodi a miglior garanzia di docente e studente insieme".
Altra questione emersa nel corso del congresso è quella della scuola elementare, che dal '70 ad oggi, secondo i dati forniti da Di Meglio, è passata dal primo al 27esimo posto nella graduatoria mondiale. "La proposta è - ha concluso Di Meglio - evitare la dispersione del sapere che spesso prevede alunni infarciti di multinozionismo e dare strumenti per affrontare il sovraffollamento delle classi, l'integrazione sociale (immigrazione) e portatori di handicap".