Gazzettino-Vicenza-Il primo giorno di scuola si apre tra polemiche

Il primo giorno di scuola si apre tra polemiche
Vicenza
Primo giorno di scuola oggi per buona parte degli oltre novantaduemila studenti vicentini (1500 in più rispetto allo scorso anno). A tanto ammonta, infatti, la popolazione scolastica - tra materne, elementari, medie e superiori - presente sul territorio che questa mattina al suono della prima campanella dell'anno si è accomodata tra i banchi di scuola. La maggioranza degli istituti ha infatti riaperto i battenti oggi, anche se con qualche eccezione. Il liceo scientifico Paolo Lioy, per esempio, riaprirà i suoi cancelli mercoledì prossimo, così come gli istituti comprensivi quattro e undici. In ogni caso, rispetto allo scorso settembre - quando il via ufficiale delle lezioni variava dal tredici al diciassette - la scuola è cominciata prima. E il motivo che ha spinto ad anticipare il decollo è semplice: il calendario scolastico prevede che la durata complessiva dei giorni di lezione debba essere pari a duecento e con una ripresa anticipata si corrono meno rischi di non riuscire a garantire il monte ore. Muove i primi passi, dunque, un nuovo anno scolastico che si preannuncia già incandescente. Le polemiche e i dubbi che si sono rincorsi nei mesi passati sulla tanto discussa riforma Moratti, non accennano a placarsi, anzi. Sono molte le questioni ancore aperte che agitano il mondo scuola. A cominciare dalla sperimentazione per materne ed elementari fino ad arrivare al rinnovo del contratto dei professori, scaduto nello scorso dicembre e ancora in alto mare. "Di certo quest'anno scolastico non comincia con il piede giusto", sottolinea Gianmaria Bragagnolo, del sindacato nazionale autonomo lavoratori scuola. "Il senso di incertezza e di precarietà che coinvolge la scuola nella sua totalità non porta da nessuna parte. Il ministro, che si è detto aperto ad un confronto, incontrerà a giorni le parti sociali e la mia speranza è che si trovi un punto d'incontro. Certo è che - continua Bragagnolo - le questioni da risolvere sono molte, prima tra tutte una sperimentazione di cui non si sa ancora nulla. Dove, come e quando partirà?".

Roberta Labruna