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Gazzettino-Venezia-Troppi ragazzi "fuggono" dalla scuola

CHIOGGIA Dati allarmanti emergono dal convegno organizzato dall'assessore alla Pubblica istruzione Troppi ragazzi "fuggono" dalla scuola Il 5 per cento della popolazione giovane ha fatto solo le...

30/10/2002
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Il Gazzettino

CHIOGGIA Dati allarmanti emergono dal convegno organizzato dall'assessore alla Pubblica istruzione
Troppi ragazzi "fuggono" dalla scuola
Il 5 per cento della popolazione giovane ha fatto solo le elementari, il 3\% è analfabeta
Chioggia
Il futuro, la società che avremo dipendono dalla scuola. Un compito difficile soprattutto se si tien conto del punto di partenza. A Chioggia - lo ha detto il convegno a chiare lettere su "Scuola, quale futuro", voluto dall'assessore comunale alla Pubblica istruzione, Maria Cristina Borella - la situazione è problematica se non addirittura preoccupante. Alla scuola media figurano 32 studenti "fantasma": iscritti, ma che nessuno riesce mai a vedere. Sempre alla media lo scorso anno ci sono stati 35 respinti e 3 ritirati. La dispersione scolastica nell'ambito del distretto è la più alta del Veneto: il 25 per cento dei ragazzi che ha concluso la scuola dell'obbligo se ne va.

L'offerta formativa risulta piatta ed insufficiente? La legge impone l'obbligo della frequenza fino alla prima superiore. Dopo c'è una vera e propria frana. Nelle scuole statali in prima classe ci sono quasi 500 studenti ma in seconda ce ne sono più di cento in meno. Un fenomeno del genere riguarda anche gli istituti professionali.

La situazione, quale si ricava dai dati del censimento, appare così strutturata: solo l'1,7 per cento della popolazione è laureto, l'11,2 per cento ha un diploma superiore. il 37,2 per cento ha fatto le medie, il 32,3 per cento solo le elementari, il 14,7 per cento sa leggere e scrivere, il 2,9 per cento della popolazione è analfabeta. Un dato che preoccupa ancora di più dopo decenni di scuola dell'obbligo: il 5 per cento della popolazione giovane ha fatto solo le elementari. Gli studenti a Chioggia sono il 26 per cento della popolazione, la media del Nord-Est parla di un 43 per cento. Il 35 per cento di quanti si iscrivono alle superiori non le porta a termine. Il 24,2 per cento a 14 anni è già a lavorare. La media nazionale di questo fenomeno arriva al 13 per cento.

Le affermazioni di principio, con un simile retroterra, appaiono retoriche. "Tutti debbono avere le stesse possibilità - ha ribadito il sindaco Fortunato Guarnieri, prima di lasciare la parola all'assessore Borella che ha fatto il punto sui problemi affrontati dagli addetti ai lavori, che hanno dialogato insieme mettendo a nudo i problemi: l'edilizia che, anche se si chiudono scuole, non è sufficientemente attrezzata. Il Comune prevede di spendere per adeguamenti 1 milione 812 euro. La Provincia - lo ha ricordato l'assessore Ferrazzi - sta facendo uno sforzo immane: la sede del Veronese, quasi pronta, quella del Cini col progetto già finanziato. Ma ai tagli - ha ricordato il vicedirettore scolastico, Trovato, non c'è niente da fare. "Il calo della popolazione comporta calo di classi, perdita di posti. Non si aprono neanche le materne nonostante liste di attesa nè si attiva il tempo pieno". Nuovi indirizzi per le superiori, per aumentare l'offerta? "Chioggia è già ben fornita", sostiene Trovato, mentre la Regione promette per bocca del dottor Renato Omiccini del dipartimento della formazione un'attenta programmazione per l'istruzione professionale. Ha le risorse contate anche l'Asl per i ragazzi disabili.

Giorgio Boscolo


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